Marco Columbro contro Mediaset: “Rottamato senza motivo dopo 25 anni di tv”
Nel ‘dorato' mondo dello spettacolo spesso una malattia può significare la fìne della carriera o, comunque, una pesante battuta d'arresto. E' il caso, ad esempio, di Marco Columbro, attore e conduttore, tra i volti più noti di Mediaset – chi non lo ricorda al timone di Paperissima, insieme a Lorella Cuccarini, e di Buona Domenica? – per oltre vent'anni. La sua vita è cambiata nel 2001, anno in cui un aneurisma cerebrale – da cui si è ripreso a tempo di record, dopo due interventi chirurgici al cervello e tre settimane di coma – lo ha messo a dura prova. Nonostante sia attualmente impegnato su più fronti – è reduce dalla tournée teatrale de "Il vizietto – La cage aux folles" con Enzo Iacchetti (quest'ultimo appena tornato alla conduzione di ‘Striscia la Notizia' con Ezio Greggio), conduce un talk show sull'emittente Vero Tv (canale 55 del digitale terrestre) e porta avanti il progetto SaporBio, legato alla divulgazione di uno stile di vita sano ed ecosostenibile – a Mediaset qualcuno deve aver pensato che Columbro fosse ormai da ‘rottamare'.
Allo showman il prepensionamento anticipato non è andato giù e qualche giorno fa si è sfogato in un'intervista rilasciata al settimanale ‘Diva e Donna‘. "Io ero a casa, aspettavo la chiamata da qualcuno, ma non è mai arrivata – ha dichiarato il protagonista di ‘Caro Maestro' -. Forse hanno pensato che mi fossi rincoglionito dopo la malattia, che ero da rottamare. C’è stata una grande pigrizia nei miei confronti, un modo facile di chiudere con una persona che ha fatto 25 anni di tv. Il nostro mondo non vive di grandi riconoscenze". Ad essere malata, secondo lui, è proprio la tv italiana: "Non ci sono più soldi e, soprattutto, manca il coraggio". Resiste ad ogni tempesta, invece, il rapporto di stima e di amicizia con Lorella Cuccarini (la quale, però, due mesi fa aveva detto: "Sarei ridicola se tornassi a Buona domenica"): "Sta facendo il suo lavoro egregiamente, con la classe che ha e i mezzi che le danno. Ci completavamo a vicenda, insieme abbiamo fatto un pezzo di storia della tv e qualcuno ancora se lo ricorda".