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Mara Venier tocca il sedere ad Alvise Rigo: “Vergognoso accostare la mia goliardia a una molestia”

Mara Venier replica furiosa a chi ha visto nella “palpatina” ad Alvise Rigo una molestia, come quella che si è consumata alla giornalista Greta Beccaglia, in collegamento dallo stadio di Empoli.
A cura di Ilaria Costabile
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Dopo il caso di Greta Beccaglia, la giornalista sportiva che è stata molestata durante un collegamento in diretta dallo stadio di Empoli, è stata tirata in ballo anche Mara Venier che durante la puntata di Domenica In ha toccato, amichevolmente, il lato b di Alvise Rigo, uno dei concorrenti dell'attuale edizione di Ballando con le stelle. Qualcuno ha associato i due avvenimenti, avanzando l'ipotesi che, quindi, anche quella della conduttrice possa essere considerata come una molestia. La padrona di casa dello show domenicale di Rai1, raggiunta dall'Adnkronos, ha commentato piuttosto piccata la questione.

La replica di Mara Venier

I due avvenimenti, quindi, sono stati messi l'uno accanto all'altro in termini confrontando il gesto preso in esame, ovvero una toccata al sedere in un caso della giornalista di Toscana Tv, nell'altro del giovane sportivo. Mara Venier non ha accettato questo paragone e, piuttosto furibonda, ha dichiarato:

Non accetto di essere accostata alle molestie sessuali. Non mi va bene e sto valutando col mio avvocato un'azione legale. Le molestie sessuali sono una cosa. Una bottarella al sedere fatta ridendo è un'altra cosa. Ho mandato tutto al mio avvocato Carlo Longari e valuteremo se è il caso di querelare il giornalista. Non permetto a nessuno di mettere insieme queste vicende. Chiedete ad Alvise se si è sentito molestato.

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Il chiarimento di Alvise Rigo

A queste dichiarazioni si aggiungono anche quelle di Alvise Rigo che, ovviamente, ha ridimensionato l'entità del gesto in diretta tv, definendolo per l'appunto come un'esternazione d'affetto e all'Adnkronos ha detto: "Se mi sono sentito molestato? Ma scherziamo? Mara è una zia per me. Il nostro era un gioco. Non è assolutamente accostabile una cosa così grave come quella accaduta alla giornalista sportiva Beccaglia a una cosa così simpatica e goliardica come quella fra Mara e me". 

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