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Domenica In 2024/2025

Mara Venier piega Barbara d’Urso, Domenica In sovrasta Domenica Live nella prima sfida d’ascolti

Il ritorno di Mara Venier alla guida di Domenica In si rivela un successo di pubblico sorprendente, con una vittoria netta sulla concorrenza di Domenica Live a guida Barbara d’Urso. Nel periodo di sovrapposizione Rai1 che ottiene il 16,59% di share medio, a fronte di una Canale 5 ferma all’11,8%.
A cura di Andrea Parrella
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La sfida degli ascolti tra Mara Venier e Barbara d'Urso era uno degli avvenimenti televisivi più invocati di questo inizio di stagione. E il risultato che emerge non smentisce le aspettative, perché dopo settimane di gioco cauto e moderato, senza sbilanciamenti delle due parti e con grandi manifestazioni di stime reciproca tra le due conduttrici, c'è un'affermazione netta della nuova "Domenica In" targata Mara Venier e, dunque, un primo dato da cui partire. Il distacco tra i due programmi è netto nel periodo di sovrapposizione dalle 13.59 alle 17.31, con Rai1 che ottiene il 16,59% di share medio, a fronte di una Domenica Live distante, all'11,8%.

Attesissimo era l'arrivo di Mara Venier alla guida del contenitore domenica, o sarebbe meglio parlare di un grande ritorno, viste le nove stagioni del programma condotte nella sua carriera. La prima rete del servizio pubblico aveva la necessità di ritrovare un  filo narrativo definito, e soprattutto popolare, al fine di contrastare la concorrenza di Domenica Live, da tempo leader della fascia pomeridiana domenicale, soprattutto dopo l'addio di Massimo Giletti della scorsa stagione, con la cancellazione de L'Arena che ha avuto come risultato una vera e propria emorragia di pubblico che Cristina Parodi, lo scorso anno, ha avuto grosse difficoltà a tamponare, uscendone con le ossa rotte (nonostante quest'anno abbia conservato un suo spazio nel pomeriggio della domenica di Rai1).

Il confronto con il debutto della Parodi nel 2017

I numeri di questo primo scontro domenicale tra i due programmi descrivono chiaramente un risultato che sa di riscatto per Mara Venier. C'era sicuramente un certo grado di aspettative sulla nuova Domenica In che deve aver pesato in positivo sul numero di telespettatori, elemento che rimanda la conferma del gradimento alla prossima settimana, quando ci sarà una situazione normalizzata. Ma è già significativo il balzo netto in avanti della trasmissione rispetto a quanto accaduto l'anno scorso con il debutto a Domenica In delle sorelle Parodi, che il 15 ottobre 2017 si fermò a 1.706.000, con il 12.31% (dalle 13.58 alle 17.26), partendo con diverse settimane di ritardo rispetto alla concorrenza.

I dati Auditel della domenica

Analizzati nel dettaglio, gli ascolti dei due programmi vanno letti segmento per segmento, tenendo conto che il programma di Rai1 dura circa un'ora in meno. Mara Venier ha intrattenuto 2.477.000 spettatori pari ad uno share del 16.7%, nella prima parte in onda dalle 13.55 alle 15.57, e 2.142.000 spettatori pari ad uno share del 16.5%, nella seconda parte in onda dalle 16.02 alle 17.31. Barbara d'Urso su Canale 5 ha raccolto 1.553.000 spettatori (10.2%) con la presentazione in onda dalle 13.58 alle 14.28, 1.651..000 (11.7%) con l’Attualità dalle 14.32 alle 17.00, 1.853.000 spettatori (15.3%) con le Storie dalle 17.04 alle 17.39, 1.862.000 spettatori (16%) dalle 17.44 alle 17.54, 1.978.000 spettatori (16.5%) dalle 17.59 alle 18.31 e 1.707.000 spettatori (13.7%) dalle 17.36 alle 18.45.

La differenza tra le due domeniche

Sulla sostanza dei due programmi ci sarebbe da fare un discorso a parte. Se Barbara D'Urso, proprio in virtù del ritorno a Domenica In di Mara Venier ha dato l'impressione di forzare ancor di più la sua logica di racconto e l'inclinazione kitsch della sua televisione, dall'altra parte Mara Venier ha tentato di riprendere un discorso lasciato aperto anni fa, inserendo nella sua domenica alcuni elementi proprio de L'Arena, con la parte di talk iniziale, risplolverando giochi storici del programma come il ‘cruciverbone', oltre a cercare empatia e virgolettati con l'intervista a Romina Power. Non si può certamente parlare di un programma innovativo, trattandosi di un approccio che ripercorre strade già battute in passato e punta tutto sulla forza della conduttrice. È un risultato che dovrebbe far riflettere i vertici aziendali sulla scelleratezza di alcune scelte fatte nel corso degli anni, tornando sui propri passi dopo aver remato contro i gusti del pubblico, scelta che non può essere considerata come scellerata a prescindere, ma che andrebbe perseguita con coerenza una volta intrapresa.

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