Malore in diretta per Massimo Giletti: “Scusate, non so se riesco ad andare avanti”
Quella di domenica 18 aprile, è stata una puntata di Non è l'Arena decisamente ardua per Massimo Giletti. Il giornalista stava poco bene. È apparso affaticato tanto da vedersi costretto a fermarsi e a mandare la pubblicità, per rifiatare un attimo. Professionale come sempre, però, ha portato a termine la puntata e pian piano si è ripreso con grande sollievo da parte degli spettatori di La7.
Il malore di Massimo Giletti
Massimo Giletti stava concedendo ampio spazio al dibattito sui punti oscuri della gestione della pandemia di Covid in Italia. Ospite in collegamento, l'ex funzionario dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Francesco Zambon. In studio, a commentare, i giornalisti Sandra Amurri e Luca Telese. A un certo punto, il conduttore è apparso visibilmente affaticato, tanto da avere difficoltà a parlare. Ha invitato gli ospiti a dire la loro, in modo da avere il tempo di riprendersi. Poi, ha preferito interrompere la diretta e mandare la pubblicità.
Il conduttore manda la pubblicità
Massimo Giletti ha avuto un lieve malore in diretta mentre conduceva Non è l'Arena. Con un filo di voce, ha spiegato: "Scusate, non so se riesco ad andare avanti, quindi…avvisa la rete Giovanni per cortesia". Poi, ha tentato di proseguire: "Questa è…scusate ho perso un po' la cosa". Quindi ha passato la palla alla giornalista Sandra Amurri, facendo un'evidente fatica a parlare: "Se vuoi dire…se vuoi parlare su quello che hai sentito Sandra per cortesia". Amurri gli ha lanciato un'occhiata per comprendere se avesse bisogno di aiuto, ma il conduttore l'ha rassicurata: "Prego, prego, vai, vai". Poco più tardi, ha ritenuto opportuno fermarsi un attimo e mandare la pubblicità: "Dopo la pubblicità, se saremo in grado di andare avanti, faremo vedere dei documenti incredibili che testimoniano ancora che qualcosa di strano succede e avremo anche un incontro con D'Alema perché ci sono delle altre e-mail…", a questo punto si è interrotto e ha concluso: "Andiamo in pubblicità che è meglio". Tornato dall'interruzione pubblicitaria, è riuscito a portare a termine la conduzione fino alla fine.