Mahmood a favore del Ddl Zan: “La mia famiglia ha compreso, questa legge aiuterà chi è indifeso”
Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, Mahmood si schiera, e lo fa ancora una volta pubblicamente, a favore del Ddl Zan affinché sia la legge a tutelare le vittime di omotransfobia. Un tema che sta a cuore all’artista e per il quale si è più volte battuto, come ricordato dalla conduttrice. Una battaglia, quella a favore del disegno di legge, sulla quale l’artista pone ancora una volta l’attenzione approfittando della vetrina offertagli da Canale5:
Mi sono battuto per questo tema perché credo esistano vari tipi di violenza. Esiste una violenza che nasce dall’ignoranza, da un pensiero sbagliato. Due ragazzi che si baciano e per questo vengono aggrediti nella metro, oppure una ragazza che viene cacciata di casa perché ama una persona dello stesso sesso. È una cosa fortemente sbagliata. Questi ragazzi devono sentirsi sicuri nella società. Io sono stato fortunato perché sono cresciuto in una famiglia mentalmente aperta e che ha saputo capire molte situazioni che altri tipi di famiglie non avrebbero compreso. Credo che questa legge debba essere approvata per difendere chi al momento non riesce a difendersi da solo.
Mahmood: “Anch’io vittima di bullismo”
Lo stesso Mahmood, quando era ancora solo un bambino, è stato vittima di bullismo. Quegli episodi lo hanno segnato a lungo, finché non ha avuto i mezzi per interpretarli e metterseli alle spalle: “Sono stato vittima di bullismo alle medie. Ero un bimbo che viveva nel suo mondo, un po’ cicciotto e con gli occhiali. Una volta il bullo delle medie mi buttò la cartella a terra, gli avevano detto che avevo detto una parolaccia. Quella scena fu un mezzo trauma, ti senti un po’ indifeso, non sai cosa fare e come reagire. L’ho metabolizzata solo una volta cresciuto. È sbagliato pensare che un ragazzo o una ragazza possano difendersi da soli. Ci deve essere una tutela”.
“Mia madre mi ha insegnato che l’amore è libero”
Parte della sua formazione Mahmood la deve alla madre che lo ha cresciuto da sola trasmettendogli il valore della libertà: “Mia madre mi ha insegnato che l’amore è libero, a prescindere da qualsiasi cosa. Fino all’adolescenza sono cresciuto in una famiglia molto numerosa. Lei ha 12 fratelli, i miei amici erano i miei cugini. Avevamo personalità molto diverse tra noi per cui il fatto di accettare il prossimo è la base nella nostra famiglia. Io ero già abituato in classe, a scuola, ero abituato ad avere situazioni diverse da quelle che vivevo io. Quindi la libertà è un concetto che ho appreso fin da quando ero piccolo”.