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Lutto per Guido Meda, è morta la madre del giornalista sportivo: “Sei stata un generatore di gioia”

Il giornalista sportivo, noto soprattutto per essere divenuto negli anni la voce ufficiale del motociclismo in televisione, ha dato notizia della morte di sua madre attraverso i social, pubblicando un lungo post di addio rivolto alla donna: “Grazie per avermi , cresciuto, coccolato, protetto, sempre”.
A cura di Andrea Parrella
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Lutto per Guido Meda, che ha dovuto dire addio alla madre, morta nelle scorse ore. Il giornalista sportivo, noto soprattutto per essere divenuto negli anni la voce ufficiale del motociclismo in televisione, ne ha dato notizia sui social, pubblicando un lungo post di addio rivolto alla donna. Queste le sue parole:

Addio mamma. Grazie perché sei stata un costante generatore di gioia, grazie perché non volevi mai pesare mentri eri sempre fondamentale. Grazie per avermi , cresciuto, coccolato, protetto, sempre. Grazie per i tuoi infiniti “grazie”, che facevano sì che chiunque capisse chi eri e ti volesse bene da subito. Grazie per i tuoi “scusa” che il più delle volte erano inutili perchè non hai mai avuto nulla da farti perdonare. Grazie per essere stata una madre così, una nonna così, persino una suocera così, che ha devastato i luoghi comuni sulle suocere. Grazie per averci sopportati con comprensione quando serviva e supportati con forza quando non ne avevamo abbastanza. Grazie per quella simpatia naturale, per le tempeste di baci di notte quando dormivamo, per le favole inventate sulla Alfa Giulia e la Fiat 124 che ancora ricordo parola per parola come ninne nanne preferite; grazie per aver sempre pregato per tutti, che fossimo in moto o ad un esame. Ti dicevamo che non serviva, ma per come è andato tutto bene fino a qui forse avevi ragione tu! Grazie per averci svegliati fuori, per averci scossi con forza quando ci lasciavamo andare, ma senza mai perdere la tua infinita dolcezza. E grazie persino per questo pezzettino di televisione schietto e allegro che ci hai dedicato con spirito quando fià stavi male. Manchi come puó mancare una mamma. Eri la mia mamma, ma immagino che tu stia intrattenendo conversazioni divertenti dicendo “grazie” a tutti quelli che trovi ed elargendo complimenti anche a chi apparentemente non se li meritava. Un po’ di te anche agli altri non puó che fare bene!

Grazie perchè sei stata un costante generatore di gioia, grazie perchè non volevi mai pesare mentri eri sempre fondamentale. Grazie per avermi , cresciuto, coccolato, protetto, sempre. Grazie per i tuoi infiniti “grazie”, che facevano sì che chiunque capisse chi eri e ti volesse bene da subito. Grazie per i tuoi “scusa” che il più delle volte erano inutili perchè non hai mai avuto nulla da farti perdonare. Grazie per essere stata una madre così, una nonna così, persino una suocera così, che ha devastato i luoghi comuni sulle suocere. Grazie per averci sopportati con comprensione quando serviva e supportati con forza quando non ne avevamo abbastanza. Grazie per quella simpatia naturale, per le tempeste di baci di notte quando dormivamo, per le favole inventate sulla Alfa Giulia e la Fiat 124 che ancora ricordo parola per parola come ninne nanne preferite; grazie per aver sempre pregato per tutti, che fossimo in moto o ad un esame. Ti dicevamo che non serviva, ma per come è andato tutto bene fino a qui forse avevi ragione tu! Grazie per averci svegliati fuori, per averci scossi con forza quando ci lasciavamo andare, ma senza mai perdere la tua infinita dolcezza. E grazie persino per questo pezzettino di televisione schietto e allegro che ci hai dedicato con spirito quando fià stavi male. Manchi come puó mancare una mamma. Eri la mia mamma, ma immagino che tu stia intrattenendo conversazioni divertenti dicendo “grazie” a tutti quelli che trovi ed elargendo complimenti anche a chi apparentemente non se li meritava. Un po’ di te anche agli altri non puó che fare bene!

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Un saluto commosso, senza alcun riferimento alle cause della morte della donna, di cui il giornalista non rende nota nemmeno l'età di sua madre, decidendo di mantenere la riservatezza su questi dettagli. Immediata la reazione dei tanti fan che hanno voluto sostenere Meda con messaggi di sostegno in questo momento di dolore.

La carriera di Guido Meda

Guido Meda ha costruito la sua carriera di giornalista sportivo nella redazione Mediaset, di cui è stato un volto di riferimento soprattutto a cavallo tra anni Novanta e Duemila. Oltre al ruolo di anchorman delle edizioni quotidiane di Studio Sport, è diventato la voce ufficiale della MotoGp negli anni in cui i piloti italiani dominavano il circuito, gli stessi in cui Mediaset investiva sui diritti delle principali competizioni a due ruote a livello internazionale. Risale a pochi anni fa il suo passaggio a Sky Sport, in conseguenza all'acquisizione dei diritti della MotoGp da parte dell'emittente satellitare.

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