Luke Perry rinnega Beverly Hills: “Basta parlare di Dylan”
Luke Perry rinnega il personaggio che gli ha dato fama e successo, il Dylan McKay di Beverly Hills 90210. La serie tv cult degli anni '90 è stato un trampolino di lancio per l'attore oggi 48enne ma nel corso di una recente intervista, ha risposto seccato alle domande di una giornalista che continuava a non fare altro che chiedergli dello storico personaggio in relazione alla messa in onda di uno speciale su LifeTime: "The Unauthorized Beverly Hills, 90210 Story". Lo show cercherà di rivelare il dietro le quinte delle prime quattro stagioni della serie, dei dissapori tra attori e produzione e della rivalità tra Shannen Doherty e Jennie Garth.
Non penso di guardare lo speciale, non c'è nessun motivo particolare.
Incalzato dalla giornalista con domande su quello che sarà il suo alter-ego nello speciale, l'attore Jesy McKinney, Luke Perry perde le staffe:
Si, ha dei capelli molto cool, ma basta con questo terzo grado. Cosa importa a voi? Non è rilevante per quello che sto facendo ora, qual è la prossima domanda?
Luke Perry prende le distanze da Beverly Hills 90210 e dallo speciale non autorizzato, nonostante il successo che è riuscito a raggiungere grazie al personaggio di Dylan McKay. È un po' la sindrome del supereroe, quella che viene magistralmente raccontata in "Birdman" di Inarritu dove Riggan Thomson (interpretato da Michael Keaton), celebrità decaduta, non riesce ad attirare l'attenzione di spettatori, critici e giornalisti, se non per il suo film sul supereroe Birdman.
Contattato successivamente dalla redazione di Us Weekly, Luke Perry ha spiegato di essere cosciente del fatto che sarà ricordato principalmente per il ruolo di Dylan McKay e di essere felice di avere ancora così tanti fan grazie a Beverly Hills, ma ha anche chiarito che non è sempre disposto a parlare solo ed esclusivamente del suo passato.