L’amante di Parolisi, a Quarto Grado: “Mi ha presa in giro”
Il silenzio di Salvatore Parolisi rispetto all’omicidio della moglie Melania Rea trova spiegazione con l’intervista resa a Quarto Grado dalla soldatessa sua ex amante che ha accettato di essere intervistata per il programma condotto da Salvo Sottile. La donna, pur rimanendo a volto coperto per evitare di essere identificata data la relazione extraconiugale con il caporal maggiore, ha fornito la sua versione dei fatti su tutta la vicenda che ha portato Salvatore a essere iscritto nel registro degli indagati. Con la delusione nella voce data dall’aver capito che, al pari di numerosissime altre donne, Salvatore l’ha soltanto usata, la donna ha però preso le sue difese, smentendo un suo ipotetico coinvolgimento nell’omicidio della moglie. Partendo dai suoi sentimenti nei conforti di Parolisi, ha dichiarato:
Al momento, non so se sono ancora innamorata di lui. Certo, il sentimento non sparisce da un giorno all’altro ma mi sono sentita usata, presa in giro al pari delle altre. A parte la delusione, però, sono convinta che non sia lui l’assassino. Melania aveva scoperto la nostra relazione circa un anno e mezzo fa, per caso. Era gennaio quando, a causa di una distrazione, Salvatore la chiamò al telefono con la sim che invece utilizzava per chiamare me. La moglie non era al corrente dell’esistenza di quest’altra scheda.
La donna, dunque, ammette che Melania sapeva dei tradimenti di Salvatore, gli stessi che avrebbero spinto la donna a mettersi in contatto con l’amante di suo marito al fine di comprendere di che natura fosse la relazione intercorsa tra loro. Durante l’intervista, lei mantiene la voce ferma, dimostrando di essere perfettamente convinta del suo racconto. La telefonata con Melania, una delle due che la donna le avrebbe fatto, viene minuziosamente raccontata:
Melania mi ha chiamata due volte. La prima, subito dopo aver scoperto la mia relazione col marito, a gennaio, e la seconda a Pasqua. Hanno scritto che lei mi avrebbe minacciato, utilizzando il nome di suo padre per farmi paura ma non è andata così. Non mi ha mai minacciato, mai ha detto che avrebbero rovinato la carriera sia a me che a lui. Tra l’altro, non avrebbe potuto farlo poiché, quando è iniziata la storia tra me e Salvatore, io non ero già più sua allieva.
Un uomo sposato che incontra una donna giovane e bella e le giura di essersi innamorato. La soldatessa ci credeva, credeva a quell’amore che Salvatore le aveva promesso avrebbero vissuto alla luce del sole quando avesse sistemato le cose con sua moglie:
Tra noi è iniziata normalmente. Non mi ha mai detto che il suo era un matrimonio in crisi ma diceva che quello che provava per me era reale e che, con calma, avrebbe lasciato sua moglie per stare con me. A Pasqua, sarebbe addirittura venuto a conoscere i miei genitori per convincermi della bontà delle sue intenzioni. Continuava a chiedermi del tempo perché non voleva che sua moglie soffrisse. Me l’ha sempre descritta come una donna innamorata e non voleva farla stare male. Voleva darle il tempo di capire che il loro matrimonio era finito. L’ho visto l’ultima volta a gennaio ma abbiamo continuato a sentirci fino a prima dell’omicidio. Mi ha usata, come tutte le altre. Se avesse voluto, avrebbe potuto divorziare ma lui non lo voleva. La situazione gli andava bene così.
Le relazioni che Parolisi intrattiene con altre donne, infatti, sono tante. La soldatessa non è l’ultima e, alla fine, anche lei l’ha scoperto. Quell’uomo che diceva di amarla ha fatto lo stesso errore numerose altre volte pur continuando a rimanere insieme a sua moglie. I suoi errori, però, non lo rendono un assassino. Perfino lei, che pure avrebbe motivo di odiarlo, è convinta della sua innocenza:
Salvatore non si sarebbe mai rovinato la vita in questo modo, uccidendo sua moglie. Non è un uomo violento e la ricostruzione dell’omicidio fatta dagli inquirenti lo scagiona. L’assassino di Melania dopo averla uccisa, è tornato indietro per infierire sul suo corpo. Nei tempi stimati dagli investigatori, Salvatore era con la sua famiglia o insieme alla polizia. Non è lui l’assassino.