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Luciana Littizzetto denunciata dagli animalisti per il maialino portato da Fazio

La comica torinese utilizza un maiale in studio per irridere il porcellum. Ma una gag diventa uno strumento per una denuncia da parte dell’Aidaa.
A cura di A. P.
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Luciana Littizzetto domenica ha proposto un intervento a "Che Tempo che fa" decisamente al di sopra delle righe, anomalo. Per irridereil sistema elettorale italiano ha infatti portato in studio un piccolo maiale nero, all'interno di un cesto rosa. Non ci sarebbe nulla di strano ad aver ironiczzato in questo modo, se non fosse che l'animale, secondo associazioni animaliste, era palesemente terrorizzato dalla situazione in cui si trovava: respirava in modo affannato ed aveva gli occhi strabuzziti. Ecco dunque che una semplice gag diventa oggetto di una denuncia per possibile maltrattamento animale da parte dell'Aidaa, secondo quanto riporta da "Il blitz quotidiano" le motivazioni:

Luciana Littizzetto è comparsa in studio accompagnata da un maialino nero sistemato su un carrello rosa. La bestiola avrebbe dovuto rappresentare l’attuale legge elettorale, il cosiddetto ‘porcellum’, argomento clou dell’intervento di ‘Lucianina’. Ma, effettivamente, le immagini del povero porcellino terrorizzato stridevano in maniera imbarazzante con le battute della comica e le risate in sottofondo. La povera bestia respirava affannosamente, strabuzzava gli occhi per il terrore, immobile, letteralmente pietrificato dalla paura

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A fare l'esposto è stato il presidente dell'associazione, indignato per la decisione di portare l'animale in studio, durante una diretta televisiva. Ecco il presidente dell'associazione Croce come chiosa: "Vorrei poter dire alla signora Littizzetto che gli animali non sono giocattoli e che gli stessi sono esseri senzienti che soffrono e il maialino da lei utilizzato era quantomeno sicuramente sofferente. Noi che lottiamo contro l’uso di animali nei circhi non potevamo certo non intervenire in questa situazione che consideriamo assolutamente grave per l’abuso subito dall’animale".

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