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Luciana Littizzetto a Che tempo che fa: Arcuri santa subito [VIDEO]

La comica più irriverente della tv è tornata e non ha risparmiato nessuno, dalla Arcuri a Tarantini, da Bossi e famiglia alle famiglie dei parlamentari.
A cura di Marianna D Onghia
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luciana littizzetto 18 sett 2011

La nuova stagione di Che tempo che fa è stata inaugurata ieri dal confermato trio Fazio-Littizzetto-Lagerback, pronto ad un nuovo autunno-inverno su Rai3, dopo le tormentate vicende sulla riconferma del conduttore e del programma stesso. A concludere le interviste di Fazio, non poteva mancare la simpatica riflessione sui fatti della settimana, della comica e attrice Luciana Littizzetto: la nascita della piccola Mia Facchinetti, il lato b della Merkel, il dito medio di Bossi con il polso rotto e la "Arcuri santa" sono stati gli argomenti clou dell'intervento della comica, come al solito super informata sull'attualità italiana, sul chiacchiericcio nazionale e anche d'oltralpe.

Arrivata in studio, Lucianina ha condiviso con il pubblico il pensiero di Fabio Fazio rimasto in studio per tutta l'estate, incapace a lasciare la sua poltrona: alle solite battutine sul povero Fazio attempato e poco al passo coi tempi, la Littizzetto ha aggiunto una sua alta riflessione su un personaggio discusso dell'ultimo periodo. La neo mamma Alessia Marcuzzi ha partorito Mia dopo 20 minuti di travaglio, secondo l'informatissima comica, che ora si chiede "ma è stato il bifidus? forse ovunque vede gonfiore non perde tempo a eliminarlo", insomma un modo bizzarro per ricordare il lieto evento di casa Facchinetti. Non è mancata durante la serata una pungente battutina dell'attrice nei confronti della cancelliera tedesca, anche lei con qualche "gonfiore".

Il riferimento all'importante personalità politica europea ha lanciato la riflessione sù  "l'Italia, vergogna di tutti", con il riferimento all'infelice espressione del premier sul paese che governa e sull'indignazione suscitata nei paesi di UE e dintorni per le tristi vicende ambientate nel Bel Paese. "Gli unici che non si vergognano siamo noi", ha concluso la Littizzetto con tragica ironia, una riflessione non felice su italiani e italiane, subito stemperata con la notizia di Umberto Bossi che sta meglio con il suo polso rotto, visto il recente saluto con tanto di dito medio. Con tale gesto il senatur ha sancito il debutto in politica del figlio Libertà Bossi, un altro fedele leghista votato alla politica, dopo il Trota.

L'approdo in "società" del giovane arriva in un momento delicato per il governo, impegnato nel varare la manovra finanziaria, atta anche a tirare le redini dell'annunciata crisi.  La Littizzetto si è soffermata sul punto della manovra che prevede la cancellazione delle province, giudicando inutile la legge se la sua attuazione è prevista tra soli dieci anni e poi "bisogna vedere se l'Italia esiste, tra 10 anni". Un Italia i cui parlamentari, 600 onorevoli e 1000 e più parenti di questi, godono della copertura sanitaria grazie a noi italiani, che secondo un calcolo darebbero 6000 euro annui ad ogni parlamentare per cure odontoiatriche e di varia natura medica. "Già pago il ticket 25 euro, devo pure pagare la dentiera a Buttiglione" ha scherzato, in maniera leggermente adirata, la Littizzetto, che chiede gentilmente agli italiani di votare rappresentanti più gagliardi e non gracilini, ovviamente con massiccia dose di sarcasmo.

La comica, infine, non ha risparmiato ilari stoccate in merito al caso Tarantini, come la geniale trovata di adattare lo scioglilingua dei trentini che entrarono a Trento, che diventano "i Tarantini che entrarono a casa di Berlusconi", ma c'è qualcuna che ha detto no al "demonio", come definisce la Littizzetto il premier e l'eroina in questione è Manuela Arcuri. La comica chiede espressamente la santificazione della soubrette, che di certo non ha problemi di "donazione", ma a qualcuno ha detto no! Santa Manuela Arcuri per la Littizzetto, perchè la sua Iolanda è furba, una IOFU insomma.

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