Lucci a Le Iene incontra Craig Warwick, l’uomo che parla con gli angeli
Nella puntata de Le Iene di mercoledì 2 novembre 2011 non si può che parlare di angeli e degli spiriti dei nostri defunti che, pare, ci accompagnino sempre durante la nostra giornata. Il servizio relativo a questo tema così delicato è stato realizzato dalla iena Enrico Lucci che, incuriosito e meravigliato dall'intervista fatta durante la trasmissione Domenica 5 da Federica Panicucci a Craig Warwick, un uomo che dice di essere in contatto con gli angeli, ha voluto porre l'attenzione su questo fenomeno per scongiurare i rischi di truffe e prese in giro da parte di questo uomo a discapito di persone che, disperate per la perdita dei loro familiari, possono richiedere il suo aiuto.
Lucci quindi è corso negli studi di Cinecittà dove trasmettono Domenica 5 e incontra alcune persone del pubblico con le quali ha parlato il sensitivo e nota come tutti siano stati rapiti dalle parole di Warwick e tutti credono al suo messaggio. Poi sempre fuori dagli studi incontra Caterina Balivo: la conduttrice tv ha scritto la biografia di Warwick, che ormai da anni vive in Sicilia, e difende a spada tratta la veridicità delle affermazioni del sensitivo. Mentre più cauto è stato l'atteggiamento di Federica Panicucci che dice che ognuno è libero di credere o non crederci anche se si è posta il problema che avrebbe potuto creare false aspettative in persone che soffrono davvero per la perdita dei propri cari.
Ma a Lucci non bastano queste spiegazioni ed è volato a Sciacca ad incontrare personalmente Craig Warwick, la cui prima preoccupazione è stata quella di mostrare il suo libro alle telecamere. La iena si fa spiegare in cosa consiste il suo contatto con gli angeli e provocatoriamente gli chiede di dargli il messaggio "per niente banale" del suo angelo che gli ha detto "cambia lavoro". E poi, al quanto infastidito, Lucci ipotizza l'esistenza dell'angelo "anti-cazzata" per difendere il mondo dai "cazzari" e lancia alla fine il suo messaggio, cioè quello di stare attenti a tutti coloro che giocano con il dolore e i sentimenti di chi soffre.