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Luca Giurato rinviato a giudizio diffamazione: offese un’inviata di Matrix

Luca Giurato dovrà difendersi dall’accusa di diffamazione a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate a L’Arena, sei anni fa, in cui contestava il lavoro fatto dall’inviata di Matrix a L’Aquila nei giorni successivi al terremoto.
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Luca Giurato dovrà rispondere in Tribunale delle accuse che rivolse all'inviata di Matrix Lella Volta, durante un servizio che la giornalista tenne da L'Aquila durante i giorni immediatamente successivi al terremoto che sconvolse la zona il 6 aprile 2009. Giurato – rinviato a giudizio per diffamazione – non apprezzò affatto il servizio che la Volta condusse in terra abruzzese, quando si ritrovò a intervistare gli sfollati, e durante una puntata di sei anni fa de L'Arena, il programma condotto da Massimo Giletti, disse tra le altre cose: "Vorrei inventare un fan club per quella…". Il conduttore della Rai, però, non si è limitato a quella e definì la Volta anche una "poveraccia", appellativo che assieme al resto dell'intervista non è piaciuto alla giornalista che ha deciso di denunciare Giurato per diffamazione.

E anche Massimo Giletti si ritrova a doversi difendere: il conduttore, infatti, stando all'accusa avrebbe dovuto arginare i toni del suo ospite, il quale definì la Volta anche "mela marcia". A Giurato – difeso dagli avvocati Myriam Caroleo Grimaldi e Domenico D’Amati – non piacquero i toni del servizio che, secondo lui, sviliva il ruolo tenuto dalla Protezione Civile all'epoca: la giornalista tra le altre cose, chiese a una coppia come fosse stato possibile che si fossero ritrovati a dormire in auto.

Nonostante la richiesta di archiviazione fatta dalla Procura, il Gip ha ritenuto di procedere e rifiutarla sostenendo che le frasi usate in tv dal giornalista fossero lesive ed un esempio di linciaggio morale.

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