Lory Del Santo: “Concedersi per fare carriera non è sbagliato”
Lory Del Santo è la grande protagonista de "La confessione", il format condotto da Peter Gomez tutti i venerdì sul Nove. Con la soubrette storica del Drive-in, oggi regista del cult trash "The Lady", c'è stata l'occasione di parlare del caso molestie nel mondo del cinema. Alla scrivania di Peter Gomez, Lory Del Santo ha espresso la sua opinione, come sempre mai banale. Sarebbero state tante le relazioni con uomini potenti o del mondo dello spettacolo, anche del passato. Ha anche detto che "concendersi per fare carriera non è sbagliato", l'importante è "ottenere qualcosa".
Le parole di Lory Del Santo
Quando Peter Gomez chiede a Lory Del Santo se è giusto concedersi per fare carriera, forse non si aspettava dalla soubrette una risposta così diretta con tanto di "il dramma è concedersi senza ottenere nulla":
Non trovo che ci sia niente di sbagliato se effettivamente porta qualcosa. Il dramma è farlo senza che ti porti qualcosa, lì poi uno accumula rabbia che ti porta qualcosa di sbagliato nel lungo periodo.
Le avances di Sergio Leone
E sono stati tanti i potenti del cinema che hanno offerto la loro compagnia a Lory Del Santo, ma la soubrette ha sempre rifiutato e non ha mai ricevuto niente in cambio. Ecco il suo racconto, dal quale viene fuori anche un incontro-proposta con Sergio Leone, il regista di "C'era una volta in America".
Ci sono stati potenti del cinema che mi hanno offerto di stare con loro, ma non mi hanno mai offerto niente in cambio. Era come dire che già dovevi essere onorata di andare con loro. Mi è successo con registi, produttori, con Sergio Leone, per esempio. Lui me l'ha proposto prima ancora di dire: "Ti farò fare la parte". E la parte non è mai arrivata, anche perché io ho detto di no.
Lory Del Santo e il racconto del regista con il perizoma
Lory Del Santo aveva già detto la sua sulle avance sessuali nel mondo dello spettacolo in pieno scandalo Weinstein. Intervenendo a "La Zanzara", la Del Santo si era detta spaventata dalle denunce dopo trent'anni: "A me spaventa che uno dopo trent'anni se ne esca con accuse pesanti. Trovo osceno che tutte in blocco abbiano denunciato Weinstein. Lui la faccia da godereccio ce l'ha, però è una vergogna che tutte in blocco lo abbiano denunciato". Poi raccontò che c'era un regista famoso che ci aveva provato in maniera inusuale: "Non posso scordarmelo finché crepo":
Era un regista importantissimo, famoso e internazionale. Stava preparando un film importantissimo, mi ha fatto chiamare dalla segretaria per fargli vedere le mie foto nel suo ufficio. Pensavo fosse un ufficio con tanta gente, io non ero Lory Del Santo ancora, non ero famosa. Lui apre la porta, molto gentile e arriviamo in una stanza dove c'erano le scrivanie, mi ha guardato un attimo e poi è sparito. Mi stupiva il fatto che non c'era nessuno, mi ha chiamato e vado di là e lo trovo nudo, con un perizoma e quindi non ho mai visto l'oggetto in questione. Era un perizoma rosso con il filo interdentale dietro. Mi faceva un po' ribrezzo, ero inesperta delle pratiche maschili perché ero ancora molto giovane. Mi sono languidamente slacciata da questo tentativo abbraccio, io mi sono slacciata e mi sono dileguata. Non ho mai avuto nessuna parte poi.
Due anni dopo, Lory Del Santo fa il nome di Sergio Leone come uno dei tanti registi che ci ha provato con lei. Chissà se era lui il regista internazionale morto che la accolse con il perizoma rosso.