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Lorella Landi ha vinto la causa contro la Rai, dovrà essere reintegrata e risarcita

Dopo la battaglia legale per il riconoscimento della sua posizione professionale in Rai, Lorella Landi ha vinto la causa. La giornalista dovrà essere reintegrata nell’azienda, con la posizione professionale di redattrice con contratto a tempo indeterminato. Inoltre, le spetta un risarcimento pari a dieci mensilità.
A cura di Daniela Seclì
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Dal 2014, Lorella Landi è fuori dalla Rai. Presto, però, dovrà essere reintegrata. Lo ha stabilito un giudice che ha dato ragione alla Landi, dopo una causa intentata contro la Rai. Nel 2015, infatti, la giornalista si era rivolta al tribunale per vedere riconosciuto il suo titolo professionale in Rai e per mettere fine alla precarietà che caratterizzava il suo rapporto con il servizio pubblico.

Lorella Landi: "Basta precarietà, voglio essere assunta"

Lo scorso anno, Lorella Landi ha spiegato le motivazioni che l'hanno spinta a intraprendere un'azione legale contro la Rai:

"Mi sono stancata della precarietà. Ho lavorato sedici anni per quest'azienda con contratti che dissimulavano la mia qualifica, tutti precari. Ad un certo punto, come hanno fatto tanti altri miei colleghi, ho chiesto il riconoscimento del mio titolo professionale con adeguamento, assunzione e quant'altro. Non comparivo in video perché c'era questa motivazione, ma non la potevo dire. È giusto che, dopo tanti anni di precariato, una persona voglia qualcosa di sicuro. Mi ero stancata di stare ogni anno con il fiato sospeso. Io preferirei guadagnare tre volte di meno ma sapere di avere uno stipendio fisso, è quello che chiedono tutti i precari. La tranquillità è un diritto".

Lorella Landi dovrà essere reintegrata in Rai, con un risarcimento pari a 10 mensilità

Dopo una battaglia legale durata più di un anno, Lorella Landi ha vinto la causa. Secondo quanto riportato da TvBlog, il giudice ha disposto il reintegro della giornalista e che le venga riconosciuta la posizione professionale di redattrice con contratto a tempo indeterminato. Inoltre, le spetterà un risarcimento pari a dieci mensilità. A Blogo ha dichiarato:

"Sono molto felice del dispositivo del giudice: ha riconosciuto le mie mansioni, soprattutto quelle di giornalista. Mi aspetto di poter rientrare a lavorare quanto prima per l'azienda. […] A me va bene qualsiasi cosa, dalla redazione di un telegiornale ad un ruolo dietro le quinte. Farò quello che l'azienda riterrà più opportuno, sono a completa disposizione. La Rai potrà decidere anche di lasciarmi a casa ma sarebbe uno scandalo dare lo stipendio ad una dipendente, senza farla lavorare".

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