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Lorella Cuccarini: “Con le madri surrogate, l’affitto dell’utero diventerà un business”

Ospite di Silvia Toffanin e “Verissimo”, Lorella Cuccarini dice la sua su maternità surrogata e utero in affitto. E, a proposito della lite con Raffaella Carrà, dichiara di non essersi pentita.
A cura di Stefania Rocco
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Ha appena compiuto 50 anni Lorella Cuccarini, ma il mito della televisione anni ’90 ha le idee chiare su una serie di argomenti complessi. Ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo”, la Cuccarini ha detto la sua su un argomento particolarmente dibattuto in questo momento: la maternità surrogata. Lei che è madre di 4 figli, non ritiene che la maternità sia un diritto. Ritiene, piuttosto, si tratti di un dono. La showgirl e ballerina non fa alcuna distinzione tra coppie etero e coppie omosessuali. La pratica dell’utero in affitto non la convince, e non è importante da dove provenga la “richiesta”:

A cinquant’anni rivendico la possibilità di esprimere il mio punto di vista. Sono sempre stata favorevole alle unioni civili, ma per quanta riguarda i figli sono contraria alla maternità surrogata sia per le coppie etero che per le coppie omosessuali. I figli non sono un diritto ma un dono. Devono poter conoscere i propri genitori e con l’utero in affitto questo non è possibile. Inoltre, con l’affitto dell’utero si apre un mercato inaccettabile di donne che, per necessità economica, accettano di affittare il proprio utero.

La Cuccarini su Raffaella Carrà: “Mi ha ferita, non ci siamo più sentite”

Lorella torna sulla questione della lite con Raffaella Carrà, per la quale la donna le ha già chiesto scusa in passato, scuse che non le hanno evitato di finire al centro di una querelle. Su domanda diretta della Toffanin, la Cuccarini spiega che non avrebbero avuto l’opportunità di chiarire:

Raffaella Carrà è tuttora il mio mito ma non mi sono pentita della lettera che ho scritto. Mi sono sentita ferita e ho voluto condividere il mio stato d’animo con il pubblico, non pensando di creare tutto quel caos.

E aggiunge di non averla più sentita dal momento della loro lite a distanza:

No, non ci siamo più sentite.

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