L’omicidio di Marco Vannini, Nove racconta il caso della morte del ventenne con documenti inediti
‘Nove‘ racconta il caso di Marco Vannini, ventenne di Ladispoli raggiunto da un colpo di pistola mentre si trovava a casa della fidanzata Martina Ciontoli. A esploderlo, secondo la sentenza emessa dai Giudici della Corte d'Assise d'appello, è stato il padre di Martina, Antonio Ciontoli. Lo speciale proposto da ‘Nove', ripercorrerà le tappe salienti, aggiungendo elementi inediti.
‘Caso Vannini' su Nove: 17 ottobre alle ore 21:25
Lo speciale sul caso di Marco Vannini andrà in onda giovedì 17 ottobre alle ore 21:25 sul Nove. Il programma della durata di 90 minuti, accompagnerà gli spettatori nel racconto delle ultime ore di vita del ventenne e tra le tappe della lunga vicenda processuale. Non mancheranno le dichiarazioni della famiglia Vannini e immagini private, ma anche intercettazioni, documenti e audio inediti. Verranno passate in rassegna le posizioni degli avvocati delle due parti e i dubbi degli amici di Marco che continuano a evidenziare un rapporto burrascoso tra il giovane e la fidanzata Martina, contraria all'idea che Vannini volesse entrare nelle Forze dell'ordine.
L'omicidio di Marco Vannini
Era il 17 maggio del 2015 quando Marco Vannini si trovava a casa della fidanzata Martina Ciontoli. Alle 23:15, il ventenne fu ferito da un colpo di arma da fuoco mentre si trovava presumibilmente nella vasca da bagno. A sparare è stato Antonio Ciontoli, che è poi stato condannato a 5 anni di reclusione. In casa, tuttavia, erano presenti tutti i membri della famiglia Ciontoli: la moglie di Antonio, Maria Pezzillo, i figli Martina Ciontoli e Federico Ciontoli e la fidanzata di quest'ultimo, Viola Giorgini. I primi tre sono stati condannati a tre anni per omicidio colposo, mentre Viola è stata assolta.
Nonostante ci fossero ben cinque persone in casa, che avrebbero potuto allertare i soccorsi dopo quel colpo partito, a loro dire, accidentalmente, nessuno mosse un dito. Al contrario, chiamarono il 118 parlando di un malore scaturito da uno scherzo o di una ferita causata da un pettine a punta, salvo poi annullare l'intervento dei soccorsi subito dopo. A mezzanotte, dopo l'ultima chiamata al 118, l'ambulanza intervenne ma nessuno era stato allertato sul colpo di pistola esploso contro Marco, così il giovane venne trasportato in ospedale in codice verde. Quando i medici scoprirono la verità era ormai troppo tardi. Marco Vannini è morto alle ore 03:10. I periti diranno: "Poteva essere salvato".