L’omicidio di Gloria Rosboch a Un giorno in pretura
Domenica 10 maggio, alle ore 21:20, in onda su Rai3 una nuova puntata del programma Un giorno in pretura. La trasmissione racconterà un caso risalente al 2016, quello dell'omicidio di Gloria Rosboch, una professoressa di francese di 49 anni, originaria della provincia di Ivrea. La trasmissione mostrerà alcune fasi del processo a Gabriele Defilippi e Roberto Obert, condannati rispettivamente a 30 anni e 18 anni e 9 mesi perché ritenuti colpevoli dell'omicidio della donna.
La storia di Gloria Rosboch
Gloria Rosboch era un'insegnate di francese e viveva a Castellamonte con gli anziani genitori. La sua vita era apparentemente comune a tante altre. Il 13 gennaio del 2016, però, la donna si allontanò da casa. Con i genitori improvvisò una scusa. Disse di dover presenziare a una riunione scolastica e che sarebbe rientrata entro mezz'ora. Gloria non fece più ritorno. Trasmissioni come ‘Chi l'ha visto?' e ‘Quarto Grado' accesero i riflettori su di lei. Scavando nella sua vita privata, venne alla luce la relazione con il ventiduenne Gabriele Defilippi. Nel 2014, l'insegnante aveva prelevato 187 mila euro dal conto dei genitori e li aveva dati al giovane, che le aveva promesso di usarli per costruire una vita nuova per entrambi in Francia. Le promesse vennero disattese. Accortasi del raggiro e affranta per aver dato via i risparmi faticosamente accumulati dai genitori, Gloria Rosboch denunciò Defilippi per truffa. Da lì, l'uomo tentò più volte di farle ritirare la denuncia.
Il ritrovamento del corpo e la condanna di Defilippi e Obert
Il 19 febbraio 2016, circa un mese dopo la scomparsa, il corpo di Gloria Rosboch venne ritrovato in una vasca di scolo di una discarica a Rivara. Sul collo segni di strangolamento. A indicare il luogo in cui era stato nascosto il cadavere, il cinquantacinquenne Roberto Obert. L'uomo accusò l'amico e amante Gabriele Defilippi di essere l'assassino. Entrambi furono arrestati con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Durante gli interrogatori, Obert e Defilippi sostennero di aver solo guidato l'auto, accusando l'altro di aver eseguito materialmente il delitto strangolando l'insegnante. Secondo quanto raccontò Defilippi, Gloria sarebbe stata ancora viva quando è stata gettata nel pozzo. La Corte di Cassazione ha condannato a 30 anni di carcere Gabriele Defilippi e a 18 anni e 9 mesi Roberto Obert.