Immancabile appuntamento della domenica sera con Luciana Littizzetto a Che tempo che fa. Nella puntata del 20 novembre, Lucianina nazionale ha iniziato il suo intervento commentando la campagna pubblicitaria dei baci anti odio di Benetton che ha fatto infuriare il Vaticano. Ha fatto esultare invece il cambio di Governo, che la comica torinese definisce "un governo di preti". La Chiesa sarebbe contenta dei nuovi ministri tanto da acclamare le nomine ballando il Waka waka:

Il nuovo governo è rigido nei principi e morbido nelle mutande. Il contrario del governo precedente. Il Governo MoMa, ovvero Monti Mario è un governo di Presidi che sanno usare i congiuntivi. Siamo passati dai California dream men ai professori di trigonometria. Non siamo abituati. Siamo abituati a Bossi che esprimeva i suoi pensieri con un dito, sempre lo stesso.

La grandi novità è che i ministri del governo Monti se ne intendono dei loro ministeri rispetto a quanto accadeva prima. Un esempio? Il Ministro dell'agricoltura- continua Luciana- pensava che un pesticida fosse uno che uccideva la gente pestandogli i piedi, mentre il 

Ministro della Difesa non sapeva giocare a Risiko. I ministri del governo precedenti, in un battibaleno, faceva le riforme in un tempo brevissimo. L'intervento della Littizzetto si chiude con un appello ai partiti perchè lascino lavorare il nuovo governo senza mettere il bastone tra le ruote. "Già non saranno rose e fiori, ma prugne e purghe" va giù dritta Luciana.

L'ultimo passo dell'esilarante discorso della Littizzetto è a Sarkozy, detto dalla comica il nanetto di Parigi, alle prese anche lui con la crisi e lo spread altalenante. L'eroina di Che tempo che fa si augura che il Presidente del Consiglio Mario Monti, alias Mont blanc, la porti a Parigi per dedicare una grassa risata al marito di Carlà. Per la serie, ride bene chi ride ultimo.