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Lisa ha vinto “Ora o mai più” e la Rai ha creato un talent show tutto suo

La cantante trionfa nella prima edizione di un format di successo interamente concepito in Italia, in Rai. Sembra un buon segnale, degno di una televisione che, pur assorbendo idee già sperimentate altrove, sia in grado do rielaborarle a modo proprio.
A cura di Andrea Parrella
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La notizia della vittoria di Lisa a "Ora o mai più" era già venuta fuori nei giorni scorsi, disinnescando l'effetto sorpresa che dovrebbe stare alla base di un qualsiasi talent show. Ma va bene così. Un riconoscimento meritato e giustificato dalla vittoria di due delle quattro puntate previste dal programma. Che l'inedito dell'artista calabrese, così come quelli presentati dagli altri concorrenti in gara, si riveli o meno un successo discografico ce lo dirà il futuro e questo aspetto sarà tra i primi di prova per un nuovo show televisivo inevitabilmente legato anche alle ricadute che il programma riesce ad avere sul contesto discografico.

Ma gli ascolti e il seguito che hanno contraddistinto questo esperimento televisivo ci danno già un'informazione certa, Rai1 ha ideato un format tutto suo, che funziona. Quello prodotto dalla Ballandi Multimedia è uno show che possiede tutti gli elementi distintivi di cui un contenitore di questo tipo necessita perché possa ambire ad essere replicato altrove: ha respiro internazionale essendo adattabile ad altri paesi (non ci sono solo in Italia artisti che hanno avuto un successo fugace e cercano un'altra possibilità per rilanciarsi), ha caratteristiche di originalità ed è in grado di generare introiti.

Le aspettative vanno confermate, ma le premesse ci sono tutte. Si tratta di qualcosa di insolito per la tv nostrana, che dal circuito internazionale ha storicamente più preso che dato. "Ora o mai più" nasce da un'idea chiara, semplice, lineare, pressoché banale se ci si riflette a posteriori, oltre che essere una propaggine dei più basilari talent show. Però è felicemente libero dalla competizione, un fattore narrativo esasperato se il confronto è tra personaggi non noti che coltivano un desiderio di scalata sociale e addolcito se si tratta, come nel caso di "Ora o mai più", di artisti che hanno già avuto un passaggio nel mondo dello spettacolo. I concorrenti sono dei professionisti, magari disillusi ma certamente leali, così come lo sono tra loro i giudici, una cosa che sembra essere piaciuta al pubblico.

Una strada simile, quella dello show condotto da Amadeus, a quella de "Il supplente", un altro programma tutto made in Rai che in queste settimane ha goduto di una particolare attenzione. Per una strana coincidenza entrambi i programmi sono andati in onda in un periodo dell'anno, l'inizio dell'estate, che non sembrava appropriato alla vigilia del loro debutto. Il fatto che tutti e due siano stati già confermati per una seconda stagione sembra un buon segno nell'ottica di una televisione che, pur assorbendo idee già sperimentate, sa rielaborarle a modo proprio.

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