Lino Banfi regala orecchiette e sugo ai senzatetto di Roma: “Un piatto caldo a 2500 persone”

Anche gli attori si prodigano per aiutare i più bisognosi, che con l'incombere del coronavirus si sono trovati a dover fare i conti non solo con la povertà, ma anche con l'impossibilità di trovare aiuto dal prossimo, come accadeva prima dell'emergenza sanitaria. Ed ecco, quindi, che entra in campo Lino Banfi che approfittando del suo ristorante in zona Prati, a Roma, ha deciso di donare ai senzatetto della Capitale un piatto caldo a base di orecchiette e sugo, secondo la tipica tradizione pugliese.

La solidarietà durante la crisi

È proprio l'attore a raccontare come sia nata l'idea di offrire il suo aiuto, dal momento che anche la sua attività in seguito alle restrizioni imposte dal governo, è rimasta chiusa in questi mesi e ci vorrà tempo prima che si possano riprendere i soliti ritmi, quindi, in mancanza di clientela Lino Banfi ha pensato di aprirsi alla solidarietà:

Prima che scoppiasse l'emergenza coronavirus, avevamo acquistato una grande quantità di sughi già pronti per il ristorante. Purtroppo l'attività è ferma e allora abbiamo pensato di regalarli. Il centro di Roma è pieno zeppo di senzatetto che prima del coronavirus vivevano grazie all'aiuto dei ristoranti. Ora sono chiusi, si vedono immagini che addolorano. Ho pensato che ancora di più adesso, con la crisi, è sacrosanto aiutare.

Un piatto caldo per più di duemila persone

Pietanze offerte dal noto comico pugliese sono, ovviamente, le orecchiette e i sughi pronti, in modo da poter soddisfare le esigenze di coloro che in questi mesi hanno faticato a trovare qualcuno che potesse sostenerli e aiutarli anche solo portando qualcosa da mangiare ogni tanto. Dal momento che il ristorante è in zona Prati, vicino al Vaticano, è proprio servendosi degli aiuti ecclesiastici che Lino Banfi ha potuto distribuire il cibo ai senzatetto della Capitale. Secondo un calcolo sarebbero circa 2500 i pasti caldi offerti e per l'occasione l'attore ha chiamato il suo fornitore ufficiale di pasta fresca perché fosse il più buona possibile:

Mi sono rivolto a un amico prete, don Sergio Mercanzin, molto vicino all'elemosiniere del Papa, una persona straordinaria che ho avuto la fortuna di conoscere. Abbiamo pensato però di accompagnare al sugo qualcosa di buono da mangiare: mi sono rivolto così al fornitore della mia orecchietteria, che sta a Barletta e che si è subito messo a disposizione. Ieri è partita la telefonata, oggi sono arrivati 270 chili di orecchiette che ho consegnato al cardinale. Abbiamo fatto un po' di conti: regaleremo un piatto caldo e un sorriso a 2500 persone. Non volevo che si sapesse, ma sono felice di aver fatto questo gesto. E ci tengo a dire che non è merito mio, ma di questa azienda che si è subito data da fare.