Lillo e Greg: “Dopo 10 anni di successi prendiamo ancora 1000 euro al mese”
Tra le coppie più insolite della tv e della radio, Lillo e Greg festeggiano 10 anni di 610 (da leggere seiunozzzero, altrimenti non rende), il programma radiofonico che su Radio2 continua ad avere un pubblico immarcescibile, che li segue fedelmente. E a dieci anni distanza, in un'intervista a Oggi, in edicola domani, ma anche sul sito www.oggi.it, raccontano come sia nato un format che non risulta mai stantio, sempre fresco. "Radio Due non voleva fare un programma stabile, eravamo dei precari ante litteram. Ma avemmo un riscontro immediato e cominciarono i rinnovi trimestrali" dice Lillo. A sottolineare anche che il compenso, per quanto riguarda la loro prestazione, è rimasto invariato da allora, ci pensa il suo sodale, Greg: "Prendiamo cinquanta euro lordi a puntata. Mille euro lordi al mese".
Ma qual è il segreto di una coppia di fatto, che mai ha cercato (o trovato) riscontri altisonanti, cimentatasi con la conduzione complessa e pure molto criticata della cerimonia dei David di Donatello 2013? Lillo afferma che un trucco efficace è quello di non fossilizzarsi necessariamente su un rapporto morboso e coltivare passioni e percorsi diversi, che li contemplano anche separatamente. Greg è un appassionato di musica, mentre Lillo, come è noto a molti, da qualche anno è riuscito ad avere una presenza discreta nel panorama cinematografico italiano. E' proprio lui a spiegarlo con una sentenza:
Non ci fossilizziamo su di noi. Abbiamo molti interessi che vanno oltre Lillo e Greg: lui ha la musica, io la recitazione. Molte coppie fanno tutto insieme. Se Greg ha una serie di concerti e sta via una settimana, io non sto lì a pensare: "Oddio, ho perso delle serate, dei soldi". Molti lo fanno e poi scoppiano
Infine, da comici pure quali si sono dimostrati sin dai primordi della carriera, esprimono anche un giudizio su dei colleghi, che in questo momento storico si possono definire sulla cresta dell'onda. Greg, forse in maniera saccente, accezione quest'ultima con cui ha contrassegnato il suo personaggio, non ha pietà nella critica espressa: "La Littizzetto non mi fa ridere. Crozza non lo capisco e la comicità di Checco Zalone fa male".