371 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Libero De Rienzo, un minuto di silenzio sul set di Imma Tataranni: il ricordo di Massimiliano Gallo

Fanpage.it ha raggiunto l’attore che ha condiviso il set di Fortapàsc con Libero De Rienzo e racconta di aver appreso la notizia mentre era sul set di Imma Tataranni: “Ci siamo fermati, abbiamo rispettato un minuto di silenzio”. Il ricordo: “Una persona educata, fuori dalle parrocchie e dai modi di sgomitare di questo mestiere”.
371 CONDIVISIONI
Immagine

Massimiliano Gallo e Libero De Rienzo si sono conosciuti sul set di Fortàpasc, il film di Marco Risi dedicato al giornalista de Il Mattino Giancarlo Siani: "Ci eravamo conosciuti e amati su quel set, poi è rimasta una bellissima amicizia". Fanpage.it raggiunge l'attore che, con la voce commossa, racconta di aver appreso la notizia mentre era sul set della seconda stagione di Imma Tataranni: "Ci siamo fermati. Era una cosa che nessuno si aspettava. Abbiamo rispettato un minuto di silenzio. È una brutta notizia, troppo brutta". Pochi minuti, poche parole per ricordare l'attore e l'amico e infine lasciare il posto al silenzio, alla preghiera, al raccoglimento.

Massimiliano, come hai conosciuto Libero De Rienzo? 

Ci eravamo conosciuti e amati per Fortàpasc e poi è rimasta una bellissima amicizia. Io ho solo ricordi belli di lui. Sono stato anche al suo matrimonio, eravamo molto amici.

Com'era fuori dal set? 

Picchio era una persona pura, secondo me anche troppo tenuta in disparte. Una persona fuori dalle parrocchie, fuori dai modi di sgomitare di questo mestiere. Era una persona educata. Il suo lavoro lo ha fatto sempre con grande onestà e con grande talento.

Come hai appreso la notizia della sua morte?

Eravamo sul set di Imma Tataranni, ci siamo fermati per il dolore. Era una cosa che nessuno si aspettava. Abbiamo rispettato un minuto di silenzio. Una brutta notizia, una brutta notizia per tutto.

In Fortapàsc, tu eri Valentino Gionta…

E ogni volta che ci vedevamo il nostro gioco era relativo a Fortàpasc. Era innamorato della scena dell'arresto di Gionta, lui la sapeva a memoria.

La scena della comunione?

Sì. Quella scena lui la ripeteva a loop anche ad alta voce, ovunque e in qualsiasi posto. Era questo tipo di personalità, sempre pronta allo scherzo e sempre pronta al sorriso. Quello che è successo davvero non è giusto.

371 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views