Leonardo Bonucci ricorda la malattia del figlio Matteo: “Era in pericolo di vita, oggi è un leone”
Giovedì 2 maggio, Rai3 ha lasciato spazio a una nuova puntata del programma di Raffaella Carrà ‘A raccontare comincia tu‘. Ospite, il difensore della Juventus, Leonardo Bonucci. La conduttrice ha raccontato gli esordi del calciatore, poi, è cominciata l'intervista vera e propria. Prima, però, l'icona della tv è scesa in campo e ha indossato la tuta e la maglia della Juventus. Il difensore le ha regalato la numero 7 e l'ha autografata.
Martina Maccari non desidera il quarto figlio
"La famiglia ti dà stabilità e ti aiuta nei momenti di difficoltà. Nella carriera ce ne sono tanti. Nei momenti di crisi devi trovare la forza di ancorarti a qualcosa e andare avanti": così, Leonardo Bonucci ha raccontato quanto sia importante per lui la sua famiglia. Raffaella Carrà, allora, ha chiesto alla moglie del difensore Martina Maccari come i piccoli Lorenzo e Matteo abbiano accolto l'arrivo di Matilda: "Sono stati tutti molto contenti, sia Lorenzo che Matteo, in fondo l'hanno chiesta loro, avevano scritto una lettera alla cicogna. Se ci fermiamo al terzo figlio? Io dico basta".
Il gesto d'amore di Bonucci per la moglie
La coppia ha parlato della passione che condividono per la musica di Jovanotti. Il primogenito si chiama Lorenzo proprio in suo onore. Il difensore ha raccontato anche un retroscena romantico: "Abbiamo chiamato Lorenzo così per Jovanotti. Eravamo appassionati della sua musica. ‘Il più grande spettacolo dopo il Big Bang' è stata la colonna sonora del nostro matrimonio. Quando allo Juventus Stadium parte quella canzone, cerco sempre lo sguardo di Martina". La Maccari ha spiegato che prima riusciva ad andare più spesso allo stadio, ora con tre figli è più complicato: "Cosa fa quando la Juve perde? È bravo. Lascia fuori il problema, negli anni è diventato sempre più bravo". Tra loro non è stato un colpo di fulmine, lo juventino ha spiegato: "All'inizio ci sentivamo più che vederci perché io non c'ero, ero sempre in giro. Quando ci siamo visti, non ci siamo piaciuti. Poi sono andato in vacanza con i miei amici e continuavo a pensare a lei perciò ho detto ‘Proviamoci'". Un'altra piccola curiosità: il numero della sua maglia, il 19, ha un grande significato simbolico per lui, è il giorno in cui è nata la moglie.
Matteo Bonucci, dopo la malattia oggi sta bene
Raffaella Carrà ha ricordato un momento doloroso nella vita di Leonardo Bonucci: la lotta del figlio Matteo contro la malattia. La mamma del piccolo, Martina, ha preso la parola e ha spiegato: "Quando ne parlo dico sempre che per noi è stato un dono. È strano da sentire, ma ci ha aperto gli occhi su quello che non ci saremmo mai aspettati". Quindi ha raccontato come si sono accorti che qualcosa non andava:
"Eravamo in vacanza, Matteo aveva 2 anni. Mai pensavamo di dover affrontare una cosa simile, che nostro figlio fosse in pericolo di vita. All'improvviso crolla tutto. Abbiamo saputo della malattia quando siamo tornati a Torino. Non stava bene, c'era qualcosa che non andava. Abbiamo fatto un controllo e ci hanno detto che non si poteva aspettare, doveva operarsi subito. Matteo ha sviluppato un bel carattere, è un leone. Sa quello che è successo e pur non essendo viziato, a volte sa che può fare leva sulla cosa".
Anche Leonardo Bonucci è intervenuto e ha ricordato quel momento buio: "A quel punto non sei padrone della situazione, sei in mano al destino. Io sono convinto che la storia nostra sia già scritta. Un giorno ho preso il suo pupazzetto, quello che stava sempre accanto a lui e mi sono messo seduto. Ho detto: ‘Se hai deciso così fai quello che devi fare, l'importante è che la cosa sia meno dolorosa possibile'". Oggi il bambino sta bene.
Lorenzo Bonucci tifa Torino
Come molti tifosi già sapranno, Lorenzo Bonucci tifa Torino. Il difensore ha spiegato che il bambino inizialmente era juventino, poi però i suoi compagni di scuola gli hanno trasmesso la passione per il Torino: "Lorenzo tifa Torino e gioca anche con i piccoli del Torino. Durante il derby volevo prendergli la maglia della Juve e lui ha detto: ‘No, no, io voglio quella del Toro'. All'inizio era della Juve poi quando è andato a scuola me l'hanno deviato" (ride, ndr). Discorso diverso per Matteo: "Lui tifa tutte le squadre, va dove tira il vento".
L'attacco degli hater e il passaggio dalla Juve al Milan
Il passaggio dalla Juventus al Milan e poi viceversa, ha causato non pochi problemi a Leonardo Bonucci. Sui social, infatti, è stato preso di mira dagli hater ricevendo una pioggia di insulti e in alcuni casi anche minacce. Il difensore ha raccontato cosa lo ha ferito di più di quel momento:
"Con il mio passaggio ‘andata e ritorno' tra Juventus e Milan ne abbiamo vissute di queste situazioni, mi fa male che chi parla non è informato e che sono ragazzini, questa cosa spaventa. Hanno 12 anni, 14. Gli adulti sono anche peggio perché magari sono padri di famiglia, hanno un ruolo nella società. Io dicevo a mia moglie: ‘Cosa aspetta i nostri figli fuori dalla porta di casa, se per un passaggio da una società all'altra ti trovi in questa situazione?'
Quindi ha chiarito cosa lo spinse a lasciare la Juventus. C'erano state delle incomprensioni con Massimiliano Allegri, che lui aveva vissuto come attacchi personali. Così, decise di andarsene:
"Poi ho capito che non ero lucido in quel momento. L'anno a Milano è stato difficile ma bello perché mi ha fatto crescere a livello umano. Poi sono tornato a Torino ed è stato bellissimo".
La responsabilità verso i giovani in Nazionale
Raffaella Carrà si è complimentata con Bonucci non solo per il lancio lungo, la sua specialità, ma anche per il modo in cui si comporta con i colleghi più giovani in Nazionale: "Sembri il loro fratellone". Il difensore ha commentato questa osservazione e ha spiegato di avvertire una certa responsabilità nei loro confronti: "Mi sento un po' chioccetta, sono protettivo. È un bel gruppo, un bel mix, noi ‘vecchi' tra virgolette, abbiamo la responsabilità di far crescere i giovani che ci sono oggi in Italia".
La stima per Cristiano Ronaldo
Lorenzo Bonucci, infine, ha avuto parole di stima per Cristiano Ronaldo che reputa il miglior calciatore al mondo: "Ronaldo è difficile da marcare e da capire, sa fare qualsiasi cosa e con qualsiasi pallone, che sia alto, basso, destro, sinistro. In questo momento Cristiano è il miglior giocatore del mondo. È umile, disponibile, si mette al servizio della squadra. Con noi parla inglese e adesso inizia a parlare anche un po' di italiano. […] Il giocatore che ho sofferto di più? Zapata dell'Atalanta, ho fatto fatica a reggere il duello e ha anche segnato".