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Le novità di Servizio Pubblico, con tanto di televoto

Debutta su La7 questo giovedì il programma della squadra di Michele Santoro. Simile nella sua struttura, ha come principale innovazione un sistema telematico che permetterà di scegliere il Leader che in Italia (almeno per ora) non c’è.
A cura di Andrea Parrella
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La conferenza stampa di presentazione di Servizio Pubblico, avvenuta ieri, ha dato un'idea piuttosto definita del perché lo scorso anno la collaborazione con La7 non sia avvenuta e di tutte le novità che quest'anno caratterizzeranno l'intelligente  palinsesto strutturato sulla staffetta con PiazzaPulita, che tornerà ad inizio gennaio, per poi dare a fine marzo ancora spazio a Santoro e ritornare, nuovamente, a maggio. Ruffini, il direttore di rete, ha infatti evidenziato la totale vocazione informativa di una stagione che è cominciata ad agosto e finirà, di fatto, ad estate inoltrata.

Nessuna antitesi con Formigli – Santoro ha cominciato con una dissertazione sull'attuale incertezza politica, un sistema elettorale incapace a dare agli elettori il potere di portare in parlamento chi davvero si voglia portare. "Il problema di D'Alema nella questione con Renzi è che lui dimentica che a doverlo mandare o meno in meno in parlamento non sia il partito, ma un collegio elettorale". Ha quindi elogiato le capacità di Renzi e Grillo, fondamentali nell'essere riusciti a smuovere un paese che altrimenti sarebbe ancora in preda alla stagnazione. Poi ha affrontato la questione dell'alternanza con Formigli, che molti vogliono vedere come una sfida. Il conduttore di Servizio Pubblico ha definito il tutto una stupidaggine:

Quando vedo in onda Formigli o Iacona mi commuovo, il primo a dire a Stella che Formigli poteva andare in onda su La7, con successo, in prima serata, sono stato io.

Inoltre è stata definita intelligente l'operazione di un'editore che ha deciso di eliminare il concorrente di Piazza Pulita della scorsa stagione inserendolo nelle proprie fila, il che non può che concedere un assoluto vantaggio alla rete, specie in assenza di una Rai che si dispensa dal fare concorrenza.

Le novità e il Liquid feedback – Prima di lasciare la parola a Giulia Innocenzi Santoro ha accennato a ciò che rimarrà dell'ano scorso e che sarà sviluppato, ovvero lo streaming sia sul sito di Servizio Pubblico che su quello de Il Fatto Quotidiano. Ha inoltre fatto riferimento a qualche ritorno in squadra, come un progetto con Luisella Costamagna per dei blitz sulla politica, che resta tuttavia in work in progress. Poi, la giornalista ha illustrato la principale innovazione del nuovo Servizio Pubblico, ovvero lo sviluppo della piattaforma liquida su internet che permetterà di scegliere, tramite un voto su internet e una sorta di televoto, quale sia il leader che di fatto, in Italia, ora non c'è. Si procederà con delle sfide virtuali durante le otto puntate, fino a scegliere quello che nella puntata finale sarà lo sfidante di Monti. Il pubblico potrà sollevare questioni che verranno poste agli stessi "candidati" leader, così che l'interazione possa essere totale.

Il futuro e i nuovi progetti – Infine si è posto il problema dell'evoluzione del progetto, Servizio Pubblico, che oggi ha realizzato l'unione con La7 potendo godere di una linea editoriale autonoma, concessa da contenuti che rimangono appartenenti alla produzione autonoma. L'anno scorso la libertà ci sarebbe stata comunque, ma La7 sarebbe entrata nell'organigramma del nostro progetto. Oggi invece, la collaborazone con l'editore è piena, ma si parla di un editore col quale si può interloquire, che non chiama solo quando c'è un ospite critico e si deve stabilire come comportarsi, ma anche nei momenti di difficoltà. Santoro si è augurato che La7 possa divenire il polo nel quale si possa strutturare una tv che investe in squadre diverse che contribuiscano ad un'informazione diversa. Cono o senza Servizio Pubblico, che comunque cercherà di differenziare la propria offerta.

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