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Le lacrime di Gabriele Cirilli: “Ho perso mia madre 10 giorni fa, non ho potuto piangere”

Gabriele Cirilli è stato ospite di Silvia Toffanin nella puntata di Verissimo del 17 novembre 2018. Tra le lacrime, ha confessato di avere perso sua madre 10 giorni fa: “Faccio questo lavoro grazie a lei. Quando è morta ho potuto piangere poco”. Dopo essersi sciolto in singhiozzi, ha voluto scusarsi: “Perdonatemi, non volevo piangere qua”.
A cura di Stefania Rocco
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Gabriele Cirilli, ospite di Silvia Toffanin nella puntata di Verissimo del 17 novembre 2018, si è sciolto in lacrime di fronte alle immagini di sua madre Augusta. La donna, sua prima fan, è morta 10 giorni fa, lasciandogli un enorme vuoto nel cuore: “Due donne sono state fondamentali nella mia vita. Maria è stata la mia guida spirituale, pratica. È moglie, amante, amica e produttrice. Ci conosciamo da quando avevamo 14 anni e la ringrazio sempre. Ha dato la vita per me. L’altra donna molto importante è stata mia madre. Grazie a lei faccio questo lavoro. È bellissima la mia vecchietta. È scomparsa 10 giorni fa. Si chiamava Augusta. Io sono un comico, la gente è abituata a vedermi ridere”. Poi si è sciolto in lacrime e ha raccontato:

Piango adesso perché ho pianto poco prima, vi chiedo scusa. Ho dovuto piangere poco perché faccio questo lavoro. Scusami, Silvia, non volevo piangere qui davanti a te. Non è nel mio stile. La mamma è la mamma, io ero molto legato a lei. Vivendo lontano dall’Abruzzo, dove stava lei, la chiamavo tutti i giorni e ci facevamo lunghe chiacchierate. Io sono un ipocondriaco, quindi quando avevo qualche piccolo dolore chiamavo lei. Durante il suo funerale, le persone piangevano e si aspettavano di essere rincuorate da me. L’ho fatto e poi qui sono scoppiato. Quando è morta ho eliminato un po’ di date, poi sono dovuto tornare a lavorare. Mi hanno detto: “Ma che fa, torni già al lavoro”. Ecco, il dolore non dura un giorno o un’ora. Prima o poi sarei dovuto tornare al lavoro. Mia madre faceva del bene a tutti. Venivano a bussare a casa persone che chiedevano aiuto e lei si prodigava per loro. Da anziana, andava a fare assistenza agli anziani in ospedale. Il carattere estroverso l’ho preso da lei. Faccio questo lavoro proprio grazie a lei. Mi accompagnava durante le prime serate in giro per i cabaret. Quando non ha potuto più a causa delle sue patologie, ha sofferto. Voleva tutti i miei video.

L’amore per Maria, sua moglie

Gabriele ha quindi raccontato l’amore per Maria, sua moglie. Insieme da quando avevano solo 17 anni, non si sono mai allontanati. Per seguirlo, la compagna avrebbe messo in stand by la sua vita: “Stavo con Maria da 9 anni quando le dissi: ‘O ci lasciamo o ci sposiamo’. Lei mi disse: ‘D’accordo, lasciamoci’. In realtà, scherzava. Per me si è annullata, ha lasciato il suo lavoro di farmacista per seguire la mia passione". È lei, insieme alla madre Augusta, la donna più importante della sua vita.

Il figlio Mattia, nato dal legame con sua moglie

La discussione scivola sulla nascita del figlio Mattia, nato nel 2001: “La prima volta che ho preso in braccio mio figlio è stata un’esperienza bellissima. Non c’ero quando ha partorito perché stavo lavorando a Zelig. Sapevo che stava facendo un tracciato, invece il giorno dopo mi ha chiamato per dire che ero diventato papà. Quando ho visto “foruncolo”, lo chiamiamo ancora così, è stata un’esperienza bellissima. Fare il genitore non è facile. Io sono un buono, dico sempre sì, mentre mia moglie ha il pugno duro. Per fortuna c’è lei”.

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