Le Iene smascherano Rosy Maggiulli: sesso, bugie e videotape

Nei giorni scorsi si è molto parlato di Rosy Maggiulli, l'ex gieffina che ha invaso la rete e anche la tv, intervenendo all'Isola dei Famosi, non riconosciuta da Alessia Marcuzzi, e dichiarando la sua dipendenza dal sesso che l'avrebbe portata a voler intraprendere una carriera nel mondo dell'hard. Una smania di visibilità e soldi che l'ha portata a contattare Laura Gauthier de Le Iene dopo aver inscenato una violenza. La ragazza, infatti, aveva denunciato di essere stata vittima della messa in rete, a sua insaputa, di un video che la riprendeva mentre faceva sesso con due uomini. Al programma di Italia 1 aveva dichiarato: "Due furbacchiotti mi avevano proposto di fare un film in America. Ho detto sì, sono andata a casa loro e c'è stato quello che c'è stato. Quel video, però, doveva restare privato e non finire in rete. La cosa che mi ha distrutto è l'essere passata come una escort. Sto passando come persona schifosa, ma sono una vittima".

La ragazza nei giorni successivi alla prima intervista aveva continuato a professarsi vittima di un grave abuso e a quel punto Le Iene avevano deciso di intervistarla per denunciare il caso, ma quell'intervista ha provocato i primi dubbi. La ragazza, infatti, aveva dichiarato di aver firmato una liberatoria ma di non poterla mostrare, così come non poteva mostrare l'ipotetica denuncia fatta ai due produttori, né far parlare i giornalisti con il suo avvocato. "È difficile crederti" ha controbattuto la Gauthier, ma la Maggiulli non ha ceduto: "Non avrei mai messo a repentaglio così la mia reputazione. Sarei una folle". Eppure alla fine è costretta ad ammettere che non c'è alcuna denuncia e che lei per soldi farebbe qualsiasi cosa: "Anche se la storia non fosse vera, non sarebbe comunque interessante?".

È stato in quel momento che la Gauthier ha scoperto che i due produttori stavano organizzando una festa a Capri e sull'isola campana hanno trovato anche la Maggiulli, scoprendo che il tutto era una farsa e che la ragazza e i due produttori avevano organizzato una strategia di marketing per il lancio di un sito internet. Inutili le ramanzine della giornalista che ricordava a lei e a uno dei due uomini come quello che avevano denunciato fosse un problema reale che colpiva molte ragazze, e alla domanda: "È un atto coraggioso fingere di aver subito una violenza?", la risposta è stata: "Non c'è niente di male".