Le Iene shock, servizio bufala in Perù: Luigi Pelazza sotto accusa
Nonostante anni d’irriverente indagine sul campo e di servizi girati al limite di ogni possibilità, anche Le Iene cadono nel tranello del “finto scoop acchiappa – ascolti”, per opera, forse, di un servizio realizzato da Luigi Pelazza. L’uomo, uno dei più accreditati inviati della trasmissione, si sarebbe macchiato della colpa di aver girato un falso documento circa una pericolosa banda criminale che opera in Perù.
Gli uomini, che Pelazza dice di aver ripreso per mezzo di una telecamera nascosta, hanno raccontato all’inviato e alla sua troupe, le dinamiche di un sequestro, con tanto di vittima ripresa durante i maltrattamenti, salvo poi ritrattare tutto a riprese terminate. La polizia del paese, infatti, avrebbe individuato i suddetti criminali che, in lacrime, si sarebbero scusati per aver offerto un’immagine tanto negativa del Perù, spiegando inoltre che, per soldi, si sarebbero unicamente prestati a interpretare, da attori, la parte che gli era stata richiesta dal programma.
Luigi Pelazza, appreso l’accaduto, ha ribattuto punto per punto sulla situazione, spiegando che nulla di quanto mandato in onda, corrisponderebbe al falso e al Secolo XIX afferma: “Sono stato in America Latina almeno una decina di volte e so che il Perù è un paese violento. Ho incontrato questi ragazzi, tutti componenti di una pericolosa banda criminale, e li ho intervistati grazie a dei ganci molto potenti. Ho ripreso tutti, dai tassisti agli informatori. Anche loro sarebbero attori? Tutti pagati da me? Se fosse stato tutto falso, non avrei mai mandato in onda il servizio, utilizzando persone a viso scoperto. Possono dire che ho offerto un’immagine negativa del Perù ma non che sia stato tutto montato. Stasera, durante Le Iene, dimostrerò che è tutto reale”.
Stefania Rocco