Le Iene e il caso Stamina, Parenti: “Mai detto che la cura potesse funzionare”
In Italia non si parla d'altro: il caso Stamina sta occupando le prime pagine dei giornali ma uno dei primi programmi ad averne parlato senza peli sulla lingua è stato Le Iene con Giulio Golia che ha seguito passo dopo passo la vicenda, ha documentato i presunti miglioramenti dei pazienti e ha più volte consultato lo stesso Vannoni. In un'intervista a La Stampa, l'ideatore del fortunato programma di Italia 1 Davide Parenti ha spiegato qual è stato il ruolo de Le Iene in merito a questa vicenda: "C'è una sola parola per descrivere quello che abbiamo fatto: abbiamo raccontato. E racconteremo ancora molto su questa vicenda, che è intricata e contraddittoria". Incalzato dalla giornalista, Parenti ha respinto l'accusa di aver creato illusioni in altri malati:
Attenzione, noi non abbiamo mai detto che la cura funziona. Abbiamo visto, rendendone testimonianza, che manda dei segnali. Sono dei condizionamenti psicologici, dei placebo, sono quello che vuole lei. Ma ci sono. Basta guardare le cartelle cliniche […] Il Ministro non le aveva viste, gliele abbiamo portate noi. Noi abbiamo incontrato i medici che hanno in cura i bambini. Perché nessuno va a parlare con loro? Perché nessuno va a Brescia? Perché la bufera si scatena lontano dalle prove?
Le Iene non hanno difeso Stamina secondo Parenti che ha ammesso di non condividere affatto "la caccia alle streghe" che si sarebbe scatenata in questi giorni. E alla domanda se la tv possa in qualche modo sfruttare la disperazione per fare spettacolo, Parenti ha replicato:
Abbiamo seguito la storia di Sofia e degli altri bambini con molto rispetto. Può darsi che la madre di Sofia abbia le traveggole e che Vannoni sia un poco di buono ma noi almeno abbiamo cercato di capire che cosa succede, se è vero che ci sono dei piccoli miglioramenti nella salute dei bambini […] E ci sono le cartelle cliniche a dimostrare che qualche miglioramento c'è.