Le Iene accendono i riflettori su un’Italia agonizzante con reportage impeccabili
Anche questa volta Le Iene hanno stupito tutti. La prima puntata è stata ricca di contenuti, non ha fatto sconti a nessuno, affrontando sia fatti delicati che servizi attesi da molto tempo. Il primo ad essere trasmesso è stato quello di un Luca Barbareschi furioso con la troupe de Le Iene che gli aveva fatto notare le sue troppe assenze dal Parlamento: una vicenda che è finita nei tribunali, un video che Mediaset avrebbe voluto trasmettere molto tempo fa ma che , a causa della par condicio in periodo elettorale, ha sempre dovuto rimandare. Un inizio boom nel quale Filippo Roma non si è sottratto a domande, ha cercato di porre interrogativi all'ex onorevole che tuttavia non gli ha riservato una buona accoglienza. Subito dopo è stata la volta di un caso di cronaca (un'Azienda improvvisamente svuotata, senza più macchinari, con il titolare che trasferisce tutto in Polonia), di cui i telegiornali hanno già parlato abbondantemente; ma anche questa volta Le Iene hanno superato se stesse riuscendo a strappare un'intervista al vero protagonista di questa vicenda, all'imprenditore che ha spiegato i motivi del suo gesto. Spazio anche alla polemica su Giovanna Melandri, che nell'ottobre 2012 venne nominata presidente del Maxxi di Roma, per il quale non avrebbe percepito alcun compenso, come da lei più volte dichiarato: peccato che da fondazione culturale, il Maxxi sia diventato successivamente un ente di ricerca, un cambiamento che ha comportato il pagamento dello stipendio alla Melandri.
Andrea Mavilla protagonista di un sequestro di beni non dovuto, a seguito di un video che documentava una macchina dei carabinieri parcheggiata sulle strisce pedonali e in controsenso, davanti ad una pasticceria. Mavilla, già ospite a Pomeriggio 5 per via di un'altra vicenda, è stato poi convocato in questura dove, racconta a Le Iene, di essere stato costretto a denudarsi mentre veniva insultato: dichiarazioni che tuttavia non sono supportate da registrazioni audio o video, e che quindi non possono essere provate. Un esperto di informatica, però, ha fatto notare che, in seguito al sequestro dei computer di Mavilla, i carabinieri avrebbero cancellato ogni cosa presente sul pc dell'autore del filmato incriminato. Siamo dinanzi ad un abuso di potere, si chiedono Le Iene? Dopo la clonazione dei bancomat da parte di alcune bande bulgare, è stata la volta di Frank Matano che ha ironizzato sull'attenzione mediatica per il caso Costa Concordia, per l'operazione storica – seguita dai media di tutto il mondo – che ha risollevato la nave incagliatasi al Giglio. Un servizio che in verità non ha fatto scintille ma ha evidenziato quanto sia stata morbosa l'attenzione verso una tragedia (perché di questo stiamo parlando). Uno dei servizi di punta è stato quello dell'Ilva dove si è voluto indagare sui gravi problemi, nocivi sia per l'uomo che per l'ambiente, che la fabbrica causerebbe. Una vera e propria inchiesta per fare luce su un caso che ha scosso l'Italia e che continuerà a far discutere.
Enrico Lucci si è occupato delle avventure sentimentali di chi va in Moldavia, di uomini italiani che fuggono dal nostro Paese per poi vantarsi di essere dei super-eroi, dei grandi conquistatori di bellissime e giovanissime donne. Peccato che, a fine serata, qualche "gettone" devono sempre sborsarlo: più sesso a pagamento che amore vero. Come recita un celebre slogan: "Ci sono cose che non si possono comprare, per tutto il resto c'è Master Card". Lucci meriterebbe un programma tutto suo grazie alla sua creatività, alla sua mimica facciale, alle sue domande, alla sua ironia ma soprattutto alla sua bravura a prendere in giro i suoi intervistati senza ridere o insultare. Insomma senza farsi scoprire. Sabrina Nobile, invece, ha affrontato l'annoso problema della prostituzione in Italia: un "lavoro" non ancora regolato ma molto diffuso, d'altronde è il più vecchio del mondo. Sotto i riflettori un gigolò, Roy Dolce, che da 10 anni svolge questo lavoro ma che, scovato dal fisco, non sa come e perché dovrebbe versare contributi allo Stato (il suo stipendio mensile è di 8-10 mila euro per un totale di circa 200 mila euro annui). Anche in questo caso Le Iene sono riuscite a indurre ad una riflessione seria e costruttiva: perché l'Italia si ostina a non voler regolarizzare un lavoro che in altre parti del mondo è totalmente legale? Perché l'Italia non vuole profittare, tassandolo, di un lavoro così redditizio?
“Colletta per Lionel Messi” è il servizio di Stefano Corti che ha raccolto qualche decina di euro da donare al pallone d'oro Lionel Messi, tra i giocatori più al mondo, che è stato accusato di aver evaso il fisco spagnolo per 4 milioni di euro. Simpaticissimi invece le Malerbe con "Mi mi mi mi mi mi mi" che nella settimana della moda milanese hanno preso di mira alcuni personaggi dello star system. Giulio Golia, invece, è tornato a parlare delle staminali, di quelle cure compassionevoli che diventano l'unica via di salvezza, l'unica speranza per alcuni bambini in gravissime condizioni. I genitori di questi baby pazienti hanno denunciato pubblicamente lo strano trattamento che gli avrebbero riservato gli Ospedali Civili di Brescia, nonostante tutti i ricorsi vinti presso i giudici del lavoro. Se le staminali non dovessero andar bene, quale sarebbe l'altra soluzione? Senza staminali, questi bambini sono destinati a morire? Perché non concedere loro la possibilità di una vita migliore? Qual è la verità? Le Iene dunque riaccendono i riflettori su un caso che è finito su tutti i giornali e che grazie al programma di Italia 1 ha avuto un'eco mediatico forse imprevedibile. Infine spazio agli esorcismi di un prete, argomento già trattato più volte da Le Iene. Per concludere, possiamo certamente parlare di una puntata ricca di contenuti con iene sguinzagliate, senza peli sulla lingua, pronte a tutte, che hanno prestato maggiore attenzione ai fatti di cronaca – dall'imprenditore che scappa in Polonia fino al problema delle staminali – e che soprattutto hanno affrontato temi di cui sentiremo parlare nei prossimi giorni, aprendo un dibattito molto vivace, il vero ossigeno di una democrazia, quella italiana, che da anni sembra essere agonizzante.
L'Italia deve riprendersi, così facendo diventerà un paese senza futuro, senza rispetto per i diritti umani, senza garanzie per i cittadini. Si bloccano le staminali creando una confusione senza precedenti tra Ministero, tribunali e ospedali; si combatte la prostituzione mentre si potrebbe regolarizzare tassandola; si va all'estero per sfuggire alla crisi economica (e di valori). Perché, nel 2014, succede ancora tutto questo? Grazie a Le Iene per avercelo ricordato.