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La storia di South Park e dell’episodio di Natale censurato in Italia

Quello che è successo all’episodio 23 della stagione 10 di South Park, dal titolo “Christmas Snow”, è un caso di scuola. Una scena surreale, in cui Babbo Natale e Gesù assaggiano la cocaina legale prodotta da Randy, dimostra come questa serie animata senza eguali riesca a farsi censurare anche quando dà ragione (in parte) ai censori.
A cura di Andrea Parrella
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Natale si avvicina e arriverà, nonostante l'abito anomalo che vestirà in questo sciagurato 2020. Ricorrenza che è stata celebrata un'infinità di volte dal cinema e dalla televisione, attraverso rappresentazioni che ne hanno esaltato il valore simbolico e le sue atmosfere, altre che hanno agito in maniera esattamente contraria, nel tentativo di andare a scardinare la liturgia, che in quanto tale non manca di una certa ipocrisia da parte di qualcuno, al pari dell'eterno conflitto tra la spiritualità della festa e il suo aspetto consumistico.

Alcuni prodotti seriali hanno fatto del Natale un'occasione per episodi speciali e se ne ricordiamo di storici dei Simpson. Lo stesso si può dire di South Park. La serie animata di Matt Stone e Trey Parker è tra le più datate ancora in onda, una longevità garantita dalla capacità di non invecchiare mai, stare sempre sul pezzo in fatto di temi più attuali, affrontati pedissequamente nella loro forma più dissacrante. South Park si è sempre dimostrato impermeabile alla moderazione, mai si è adagiato ed è forse questa la ragione per la quale non è mai entrato nel pantheon delle serie animate migliori di sempre: è nata scomoda e, incredibilmente, continua ad esserlo.

Di cosa parla l'episodio censurato di South Park

La dimostrazione plastica di questa verità incontestabile la ritroviamo nel caso dell'episodio 10 della 23esima stagione, Christmas Snow, dove il Natale è poco più di uno sfondo. L'episodio è stato censurato in Italia, così come in Cina, e non è difficile capire il perché. Bastano due frame della scena che ha destato scalpore, di fatto fornendo una risposta al perché della censura: Randy, il mitologico padre di Kyle, convince prima Babbo Natale, e poi Gesù, a ad assaggiare la sua purissima cocaina a chilometro zero, di cui è stato in grado di far approvare la vendita nel suo Stato, riuscendola a metter sul mercato come dono natalizio in splendide confezioni. Un momento che definire surreale è eufemistico, se si considera il modo in cui si indugia sui silenzi di Babbo Natale e Gesù che, inizialmente scettici, vengono travolti dalla purezza del prodotto dopo il primo assaggio. Qualcosa che va così oltre gli schemi da non poter essere nemmeno inquadrato, catalogato, chiuso in una definizione. È follia allo stato puro, ma solo apparente. Al di là della provocazione c'è dell'altro.

Come in tutti gli episodi di South Park, anche in questo (che trovate spezzettato su Youtube in lingua originale) gli eccessi di provocazione più estremi, oltre che forme di altissimo trastullo, sono soprattutto pretesti funzionali ad uno scopo più alto, quello di ribaltare la realtà per far emergere la natura spesso paradossale e contraddittoria di alcuni comportamenti. In questo caso chi scrive ci ha visto uno spunto geniale per parlare di proibizionismo e legalizzazione delle droghe da un punto di vista totalmente atipico, che sfugge contemporaneamente al moralismo e al progressismo e si serve di un parossismo, domandandosi quello che accadrebbe domani se la cocaina venisse legalizzata e diventasse un perfetto regalo di Natale, con il consumo permesso a tutti, quotidianamente, senza limiti. Il risultato sarebbe il caos totale, una società completamente fuori controllo, incapace di moderazione e naturalmente portata al vizio.

Liberarci dal pensiero imposto

Stone e Parker vogliono forse dirci che il proibizionismo è un approccio corretto? Difficile pensarlo, conoscendo la loro storia, così come è altrettanto impensabile che rappresentino una società totalmente deregolamentata cui ambiscono. Cosa vogliono dirci, quindi? Niente, non vogliono dirci assolutamente niente. La magia di South Park è di non imporre mai pensieri, ma liberare lo spettatore dal pensiero imposto. Il cartone si svincola dalla necessità di restituire un messaggio educativo e didascalico, una lezione, distrugge gli schemi culturali evitando una risposta politicamente corretta o politicamente orientata. Fa riflettere però che l'episodio in questione abbia subito una censura a prescindere, senza che ci si rendesse conto del messaggio insito, probabilmente molto più in linea con le ragioni che motivano quella censura e non il contrario. È un caso di scuole che dimostra l'eccezionalità di questo cartone, capace di farsi censurare quando dà ragione ragione ai censori.

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