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La storia di Mario Sossi, il giudice interpretato da Alessandro Preziosi

Chi era Mario Sossi, il magistrato rapito nel 1974 dalle Brigate Rosse, le cui vicende sono raccontate della miniserie “Gli anni spezzati – Il giudice”.
A cura di G.D.
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Chi era Mario Sossi, il magistrato rapito nel 1974 dalle Brigate Rosse, le cui vicende sono raccontate della miniserie "Gli anni spezzati - Il giudice".

La storia vera di Mario Sossi è al centro della miniserie "Il Giudice" proposta da Rai 1 in prima serata per "Gli anni spezzati". La seconda ed ultima puntata andrà in onda questa sera con Alessandro Preziosi che interpreterà proprio la vicenda umana e professionale del procuratore che fu sequestrato dalle Brigate Rosse a Genova il 18 aprile 1974 e rilasciato il 23 maggio 1974. Con il rapimento del magistrato, le Brigate Rosse dimostrano per la prima volta all'Italia di essere in grado di portare a termine anche operazioni molto più complesse rispetto a singoli attentati in stile "mordi e fuggi". Per la prima volta le BR mostrarono che erano in grado di tenere un magistrato per più di un mese, negoziando la sua libertà con lo Stato Italiano. Mario Sossi, conquistatosi la notorietà per l'inchiesta sugli scioperi negli ospedali psichiatrici di Quarto dei Mille e Cogoleto e per l'arresto di alcuni edicolanti che avevano esposto riviste a luci rosse al pubblico, fu rapito quando sosteneva l'accusa contro gruppi terroristici.

Il sequestro. La sera del 18 aprile 1974, mentre Sossi faceva ritorno alla sua casa di Via Forte San Giuliano a Genova, fu colpito alle spalle e caricato su un'Autobianchi A112. Furono in 20 ad agire per il sequestro, con sette auto ed un furgoncino. Sottoposto ad un processo, i brigatisti decisero di ucciderlo e chiesero per la sua liberazione, quella di tutto il Gruppo XXII Ottobre e il loro trasporto in un paese amico tra Cuba, Algeria e Corea del Nord, i quali declineranno tutti l'asilo politico. Il giudice fu liberato il 22 maggio 1974, tornando da solo in treno a Genova e presentandosi al comando della Guardia di Finanza della sua città. Le BR come rappresaglia colpirono il magistrato Francesco Coco, a Genova l'8 giugno 1976, e due uomini della sua scorta. I Brigatisti assassinarono Francesco Coco perché si oppose al rilascio del Gruppo XXII Ottobre, dopo che la Corte d'Assise d'Appello di Genova aveva dato parere favorevole.

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