La storia choc del ragazzo senza volto, sfigurato da incidente sul lavoro
Marco Berry a Lucignolo 2.0 racconta la storia drammatica di Antonio, un ragazzo napoletano che anni fa fa ha subito un gravissimo incidente in fabbrica a causa di una fuga di gas provocata da un tipo di operazione che, nell'azienda di Napoli dove lavorava, non era possibile effettuare (Fanpage ha intervistato Antonio qualche settimana fa). Era con un'altra persona durante l'incidente, che non ha subito lo stesso problema: ustioni su tutto il corpo, in particolare alle mani e al volto. Adesso dopo tantissime operazioni e migliaia di punti su tutto il corpo, il ragazzo racconta che sia molto difficile vivere: "Sono sette anni che sono chiuso in casa, non posso uscire, prendere sole, sudare, andare al mare".
Inoltre è forte la discriminazione nei suoi confronti: "Una volta sono entrato in un ristorante e mi hanno chiesto di uscire, dicendo che qualcuno aveva fatto una rapina poco prima con la mia stessa maschera. Oppure quando sono nei luoghi pubblici la gente mi ride in faccia". Per fortuna ha vicino i suoi affetti, compresa la fidanzata, con la quale sta da quasi dieci anni. Marco gli chiede quali operazioni abbia pagato e lui dice che le spese sono state tantissime. Inoltre le creme che usa, costano centinaia di euro, che tuttavia vengono ritenute come estetiche, dunque non rimborsabili dall'Inail. Antonio attualmente percepisce circa 3000 euro mensili per le spese mediche, almeno questo è quanto l'Inail stessa afferma.
Nel frattempo suo padre afferma di averlo fermato dal suicidio più di una volta. Antonio desidera una cosa più di tutte: "Vorrei andare al mare, poter stare al sole quando voglio. Vorrei che i miei amici capissero i sacrifici che faccio, ogni giorno". Anche Marco Berry non può evitare di commuoversi.