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La serie sulla coppia Gay che lo Utah censurò

The New Normal è in onda da poco in America e già è un caso. La KSL, tv della Chiesa Mormona, ha bloccato la trasmissione. Qualche tempo fa una polemica simile si verificò in Italia, per Fisica o chimica, con un furente Carlo Freccero.
A cura di Andrea Parrella
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The New Normal - Season Pilot

Non accade solo dalle nostre parti, qui in Italia, dove si invoca la censura di un telefilm come Fisica o chimica che una rete teoricamente autonoma come Rai4 sceglie di mandare in onda. Ne venne fuori una boutade enorme, era aprile di quest'anno e Carlo Freccero si fece sospendere per una reazione forte all'ipotetica censura del telefilm spagnolo. Accade invece pure in America, dove la nuova creatura sponsorizzata da Ryan MurphyThe New Normal, non solo ha fatto discutere, ma è stato categoricamente censurato nello stato dello Utah.

Subito dopo averlo visto, la KSL TV, che è di proprietà della Chiesa Mormone, ha sentenziato che i contenuti fossero assolutamente inappropriati eliminando la serie dai palinsesti. Il telefilm, qui a Fanpage ne parlammo qualche tempo fa, racconta di una coppia gay che tenta di avere un figlio. Ma le tematiche della serie prodotta dalla NBC non sono andate giù a coloro che, senza superbia, si definirebbe bigotti, unico aggettivo possibile da attribuire. La censura resta un atteggiamento, oltre che parziale ed ingiusto, assolutamente inutile ai suoi fini, anzi controproducente nella società moderna, sempre e comunque in grado di informarsi. La censura ha senso sino a che non se ne sappia.

Ellen Barkin, un' attrice che nella serie personifica una nonna austera e rigida, ha subito fatto sentire la sua voce su Twitter:

Vergogna a voi della KSL per non voler programmare The New Normal. Quindi gli stupri e bambini uccisi di L&O SVU vanno bene, mentre una coppia di gay innamorati che vogliono avere un bambino è inappropriato?".

L'attrice ha poi affermato che scriverà direttamente alla KSL per protestare contro un atteggiamento palesemente omofobico. Non le si può dare un briciolo di torto, sino a quando le considerazioni in merito ad un'opera saranno giudicate sulla base dei contenuti e non sul modo in cui questi vengano trattati, la discussione e qualsiasi atteggiamento drastico conseguente non saranno mai pretestuosi.

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