La Santanchè contro Vauro per la bandiera di Freedom Flotilla
Nella puntata di ieri sera di Annozero si è consumato l'ennesimo episodio, che rimarrà indimenticato nella storia della trasmissione e della tv d'informazione. La protagonista è l'onorevole Santanchè, ospite in studio nella puntata sulle elezioni amministrative, che si terranno domenica e lunedì.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ieri sera, ha espressamente mostrato dissenso verso la candidatura di Pisapia a Sindaco di Milano, per le forze di sinistra, parteggiando quindi per la Moratti e per la sue idee a favore della città. L'oppositore del primo cittadino in carica è stato già accusato dalla Moratti, durante un dibattito su Sky, di furto d'auto, accusa dalla quale il sindaco ha omesso che il competitor sia stato assolto: nonostante ciò Berlusconi ha appoggiato Letizia Moratti. Non bastavano queste pesanti e oltraggiose parole a gettar fango su Pisapia: la Santanchè, ieri, l'ha addirittura accusato di collaborazioni e amicizia con Hamas, il gruppo palestinese con idee estremistiche e distruttive verso Israele.
Le motivazioni della grave imputazione mossa dalla onorevole al candidato sindaco di Milano è stata motivata con una copia de La Repubblica, che mostrava in fotografia un comizio di Pisapia, il cui slogan è "Liberare Milano". Nelle istantanee la Santanchè, schifata, ravvede una bandiera e grida allo scandalo: il giornale se l'era portato da casa, quindi l'accusa era già pensata, peccato che la Santanchè non si sia ben informata su cosa rappresentasse quel pezzo di stoffa. Per lei è la bandiera di Hamas, il leader palestinese, invece si trattava della bandiera di Freedom Flotilla, spedizione umanitaria pro-palestinese, appoggiata da 20 nazioni, per portare aiuto alla popolazione di Gaza. Il caso vuole che l'abbia disegnata proprio Vauro, il vignettista di Annozero, irato per il clamoroso scambio che ha fatto la Santanchè tra le due bandiere, che di simile hanno i colori di base, perchè entrambe hanno a che fare con la Palestina e quindi con i suoi motivi rappresentativi.
La gaffe della politica è palese, ma la Santanchè non demorde e ripara in un'altra, infangante, accusa, questa volta nei confronti di Vauro, che avrebbe disegnato il simbolo di una spedizione che si è macchiata del sangue di alcuni uomini, ma la donna non ha aggiunto altri particolari alla vicenda. Il vignettista si è contenuto e ha solo alzato il tono di voce in alcuni punti del discorso della Santanchè, alla quale alla fine ha sembrato non dare importanza, ritornando a disegnare i soi bozzetti.
Insomma, sul povero candidato sindaco piovono accuse e critiche da chi gli fa opposizione: Pisapia pensa che gli avversari temano una sconfitta e spera in ottimi risultati alle amministrative dei prossimi giorni. Certo, l'imputazione della Santanchè è stata smascherata e oserei dire ridicolizzata: va bene trovare il pelo nell'uovo o rivangare nel passato di un avversario per trovarci dei buchi neri (in politica, tutto sembra essere lecito), ma metter su un accusa che si regge su presupposti del tutto errati e rendersi protagonisti di una clamorosa gaffe in diretta tv è proprio autolesionismo!