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La Rai dà il buon esempio: le fiction saranno girate solo in Italia

La Rai ha deciso che tutte le fiction saranno girate in Italia, salvo esigenze di narrazione. Un modo per valorizzare il territorio italiano, per rivitalizzare il settore dando spazio alle professionalità e ai talenti del Bel Paese, e favorendo la formazione dei giovani.
A cura di Fabio Giuffrida
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rai viale mazzini

Finalmente una buona notizia, una di quelle che ci rende orgogliosi di essere italiani, nonostante tutte le polemiche, tutti gli scandali degli ultimi anni, sia in ambito politico che televisivo. In questi mesi la crisi economica ha travolto anche le produzioni televisive e cinematografiche costringendo tutti a ridimensionare i budget, a rivedere le proprie "pretese" e in qualche caso si è finito pure per chiudere: ad esempio, secondo Paolo Bonolis Ciao Darwin avrebbe costi proibitivi per il Biscione in un momento di difficoltà economica, ergo non è detto che sarà riproposta. Ma uno dei casi che abbiamo seguito passo dopo passo è quello relativo alla soap opera di Canale 5 Centovetrine che, nonostante gli ascolti eccellenti e il benestare di Publitalia, ha rischiato di chiudere per motivi prettamente economici: ora il pericolo sembrerebbe che sia stato superato e che Mediaset avrebbe dato l'ok per la realizzazione di altre 200 puntate, dopo una lunghissima trattativa con la produzione Mediavivere.

Le fiction Rai prodotte in casa – Gli italiani, così come gli americani, in momenti di bisogno si dimostrano sempre solidali e generosi. E' proprio per questo che la Rai (qui le nomine dei direttori), rappresentata dal Direttore generale Luigi Gubitosi e dai responsabili delle direzioni Fiction e Risorse Umane, in accordo con le rappresentanze sindacali SLC CGIL-FISTEL CISL-UILCOM UIL, hanno deciso che le produzioni Rai saranno girate interamente in Italia. Questo perchè negli ultimi anni accadeva spesso che i set venissero collocati in città estere, con un aggravio di spese per l'azienda di Viale Mazzini e dunque non favorendo di certo l'occupazione nel nostro Bel Paese. La Rai adesso chiederà anche ai produttori indipendenti di "non delocalizzare le riprese della fiction". Ma verranno fatte salve le esigenze di racconto: ovvero non si può certamente ambientare il racconto dell'attentato alle Torri Gemelle in quel di Roma. Ma anche in questi casi si potrebbe optare per una ricostruzione artificiale della scenografia, riducendo dunque riprese esterne e trasferimenti (assai onerosi) al di fuori del confine italiano.

Valorizzazione del territorio italiano – Quello di concentrare le riprese delle fiction Rai (qui tutte le novità sull'azienda di Viale Mazzini) solo nel territorio italiano non è solo un modo per accogliere le istanze dei lavoratori dello spettacolo, dagli attori ai tecnici, ma anche un modo per "rivitalizzare il settore dando spazio alle professionalità e ai talenti del nostro Paese favorendo e garantendo la formazione dei giovani". Insomma, la Rai si dà allo sfruttamento, anzi all'ottimizzazione, delle risorse interne: basta "esternalizzare" tutto. Ma allora perchè la Rai non torna a produrre – nei propri centri di produzione – i programmi televisivi anzichè comprare format costosissimi? Infine occorre ricordare che questa decisione, quella di produrre solo fiction made in Italy, servirà a valorizzare pure il territorio italiano, "le sue bellezze paesaggistiche e artistiche, dando nuovo impulso al tessuto economico locale e al turismo, vero volano dell'economia nazionale".

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