La Pezzopane e il fidanzato: “Ci amiamo, come tutte le cose diverse facciamo paura”
A Domenica Live va in scena l'ennesimo capitolo della vicenda relativa alla senatrice Stefania Pezzopane e del suo compagno, Simone Coccia Colaiuta, finito due settimane fa nel mirino di Striscia La Notizia per la vicenda spinosa della premiazione al concorso "Il più bello d'Italia". Coccia era stato infatti accusato da Striscia di aver affermato d'essere stato premiato come secondo classificato quando, in realtà, non era rientrato tra gli 8 premiati, facendosi invece fotografare con la fascia dello sponsor che viene consegnata a tutti i concorrenti del concorso. Il compagno della senatrice si era difeso la scorsa settimana proprio dalla D'Urso: "E' stato premiato il vincitore e a seguito è stato chiamato il mio numero, per prendere la fascia sponsor ed io sono salito sul palco". In studio dalla D'Urso ci sono la senatrice e il compagno, Pezzopane che precisa: "Il proprietario dell'azienda che l'ha scelto come testimonial non conosceva Simone prima del concorso. I servizi di Striscia sono molto divertenti ma non corrispondono al vero". Ed ha poi aggiunto:
Quando Simone è stato chiamato sul palco si è creato un momento di grande confusione dopo la quale tutti ci siamo fatti fotografare sul palco. Pensare che abbiamo potuto usare questa cosa a fini strumentali per questioni pubblicitarie mi sembra assurdo. Noi venivamo in trasmissioni come questa già da prima e non avevamo bisogno di altri mezzi per farci pubblicità.
Ma Barbara D'Urso ha anche mandato in onda la testimonianza di Damiano Cioci, vincitore dell'edizione in questione del concorso, il quale fa sorgere un dubbio in merito alla regolarità della sua partecipazione: "La questione ha penalizzato anche me e tutte le persone che hanno partecipato. Il concorso prevede alcune fasce d'età da rispettare e il massimo è 30 anni. Tu hai più di 30 anni, come hai fatto a partecipare?". A questa cosa Coccia risponde indispettito, facendo intuire che non abbia partecipato di propria sponte al concorso: "Io ho 31 anni, sono stati invitato dai patron, che mi chiedevano di presentarmi alla finale e quando sono arrivato lì, a destinazione, mi hanno fatto l'accreditato. Quando l'ho fatto ho presentato un documento visionato dai patron, che mi hanno dato quindi possibilità di partecipare".
Infine, la senatrice, scoppiando in lacrime, si è difesa per questa storia che tanto sta facendo parlare i telespettatori italiani, sostenendo che le critiche provengano dall'anormalità del fatto: "Io faccio la senatrice e la sua colpa è aver fatto gli spogliarelli da giovane. E queste cose, come tutte quelle diverse, fanno paura. Noi abbiamo messo tutto nelle mani dei nostri avvocati. la vita del nostro paese, i problemi della nostra città, sono ben altri".