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La Mafia uccide solo d’estate, la serie tv tratta dal film di Pif arriva su Rai 1

Dal 21 novembre in onda in prima serata, su Rai 1, la serie televisiva tratta dal film omonimo di Pierfrancesco Diliberto. Pif sarà voce narrante, mentre i protagonisti saranno Claudio Gioè, Anna Foglietta e Nino Frassica.
A cura di Andrea Parrella
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Partirà il 21 novembre su Rai 1 "La Mafia uccide solo d'estate", la serie televisiva tratta dal grande successo cinematografico di Pif, nelle sale più di due anni fa, incentrato sul tema della mafia siciliana negli anni più duri della storia recente vista attraverso gli occhi di un bambino. Scritta da Stefano Bises, Michele Astori, Michele Pellegrini, la serie tv è uno dei prodotti più attesi della stagione in corso e coincide, tra l'altro, con il periodo di uscita nelle sale del nuovo film del regista siciliano "In guerra per amore". A differenza della pellicola, nella quale Pierfrancesco Diliberto era la colonna portante come protagonista avanti e dietro la cinepresa, sarà la voce narrante di tutto il racconto. Luca Ribuoli ha curato la regia e i protagonisti  delle sei puntate sono Claudio Gioè, Francesco Scianna, Anna Foglietta, Valentina D'Agostino e Nino Frassica

La trama de La Mafia uccide solo d'estate

La serie racconta la storia di una famiglia palermitana alla fine degli anni’70. Una famiglia normale, padre, madre, un figlio di dieci anni e una figlia di sedici, alle prese con problemi di lavoro, sentimentali, economici. Problemi solo apparentemente ordinari, se di mezzo c’è “Cosa Nostra”. Con lo stesso tono scanzonato e sentimentale del film, la serie diventa il racconto appassionante di una stagione intensa e sanguinosa, dell’eterno conflitto tra bene e male, della parabola di piccoli e grandi eroi. Un racconto che, mescolando tragedia e commedia, scava nel nostro passato più inquietante per parlarci del nostro presente.

La carriera di Pif

Per Pif si tratta dell'esordio con una serie televisiva, dopo il fortunatissimo debutto al cinema di qualche anno fa. Il videomaker e regista si è imposto senza ombra di dubbio come un autore molto originale, affrontando per una lunga gavetta televisiva che lo ha visto passare da Le Iene a Il testimone di Mtv, con piccole perle televisive rimaste celebri. La passione per la regia non è tuttavia casuale la sua collaborazione con Marco Tullio Giordana in qualità di aiuto regista per I Cento Passi gli ha conferito la necessaria credibilità per poter affrontare un argomento spinoso come quello della mafia. Un tema presente anche nel suo ultimo film, tema che tuttavia lo ha portato ad affermare in un'intervista recente che il suo secondo film "In guerra per amore" sarà l'ultimo a parlare di mafia.

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