La giornalista Rai al talebano armato: “Perché non mi guarda in faccia?”
La situazione in Afghanistan continua ad essere al centro del dibattito politico internazionale, dopo il caos generato dalla decisione degli Stati Uniti e delle forze Nato di lasciare il paese a 20 anni di distanza dall'invasione. La presa del controllo da parte dei Talebani è ormai realtà e in queste settimane i giornalisti internazionali che hanno la possibilità di raccontare quello che sta accadendo si concentrano, naturalmente, sulla ricaduta di questo ribaltone politico sulla società e la cultura di un paese disgregato.
Così come racconta il servizio dell'inviata del Tg3 Lucia Goracci, in queste ore diventato virale sui social, per la domanda che la giornalista rivolge ad un affiliato della brigata che in queste settimane tiene sotto controllo le strade di Kabul. "Perché non mi guarda quando mi risponde?", chiede Goracci all'uomo, che in effetti rivolge lo sguardo altrove rispetto all'interlocutrice. La risposta è semplice quanto spiazzante: "Non mi è permesso parlare alle donne".
Ecco ciò che accade da quando i talebani sono tornati al potere, con l'improvvisa stretta sulle condizioni delle donne nel paese, che scivolano lontane dalle domande della giornalista, lasciando intendere che la loro libertà di espressione, o semplicemente di mostrarsi pubblicamente, sia ormai compromessa. Non a caso nelle scorse ore il governo di Talebani ha vietato manifestazioni, proprio nel giorno in cui le donne sono scese in piazza per manifestare contro il governo di soli uomini che da pochi giorni guida il paese. "Si sono presi il nostro paese i talebani e ora non posso nemmeno mostrare il mio volto. La mascherina è diventata il nostro hijab", racconta alla giornalista di Rai3 una donna con il volto ben coperto, che naturalmente evita di mostrare in modo esplicito alle telecamere.