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La Corrida finisce col citare se stessa, 25 anni dopo torna la “pernacchia ascellare”

Era il 1991 quando Leonardo Vitelli proponeva la storica versione di “Romagna mia” suonata con le ascelle, con Corrado incapace a trattenere la risata davanti a un uomo che suonava. Oggi il numero è lo stesso, ma è passato un quarto di secolo.
A cura di Andrea Parrella
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Il ritorno della Corrida su Rai 1 con Carlo Conti ha suscitato un grande seguito da parte del pubblico nelle prime due puntate. Il format storico inventato da Corrado ha acceso la nostalgia dei telespettatori, generando entusiasmo, ma non riuscendo ad evitare critiche negative immagini sin dalla vigilia. Il confronto con Corrado Mantoni era stato preventivato da Conti sin da subito, nonostante il conduttore abbia tentato abilmente di evitare il parallelismo. Inoltre dall'opinione pubblica è emerso un certo disappunto rispetto all'idea generale di riportare in tv un programma appartenente ad un'altra era televisiva, viste anche le numerose imitazioni, o quantomeno i programmi che alla Corrida si sono ispirati (vedi Italia's Got Talent e Tu Si Que Vales).

Il numero di Renato Di Lisio

La sensazione che per questa edizione del programma si rischi di fare eccessivo affidamento sulla forza della trasmissione e ci si rifugi troppo spesso nel porto sicuro dell'autocitazionismo, è stata ulteriormente alimentata da uno dei concorrenti che hanno preso parte alla terza puntata del programma. Renato Di Lisio, 24 anni, di Sulmona, si è presentato a La Corrida con il numero della "pernacchia ascellare". Per chi non ha familiarità con la storia del programma (o della televisione tutta), si tratta di una delle esibizioni storiche del programma, proposta  più di 25 anni fa, nel corso della quinta stagione del programma.

La storica "pernacchia ascellare" di Leonardo Vitelli

Era il 1 giugno del 1991 e in prima serata su Canale 5 andava in onda la Corrida nella sua formazione storica, con Corrado alla conduzione, la direzione d'orchestra del maestro Pregadio e Antonella Elia nel ruolo di valletta. Sul palco si presenta il dilettante allo sbaraglio Leonardo Vitelli, da Norma Latina, che propone il numero, rimasto negli annali, della pernacchia ascellare. Sulle note di accompagnamento di "Romagna Mia", Vitelli genera un incredibile entusiasmo tra il pubblico e Corrado riesce a stento a trattenere le risate. Il signor Vitelli sarebbe poi tornato, a grande richiesta, anni dopo nel programma di Corrado. Più di 25 anni dopo è cambiata la hit eseguita in chiave acustica (una canzone disco) ma non la sostanza.

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