L’ombra della camorra sugli eventi dello showbiz napoletano, arrestati due imprenditori
AGGIORNAMENTO: In un comunicato stampa ufficiale, la Tunnel Produzioni S.r.l., titolare in esclusiva dei diritti di "Made in Sud", smentisce categoricamente ogni coinvolgimento con la "MusicLive" di Clemente e Carlo Menzione.
Clemente e Carlo Menzione, padre e figlio rispettivamente di 52 e 29 anni, sono stati arrestatati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata perché, secondo le indagini, riciclavano denaro proveniente da affari illeciti di organizzazioni criminali. La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che ha condotto le indagini ha sequestrato beni mobili e immobili, tra cui un'agenzia di spettacolo Music Live che organizzava eventi ed esibizioni, tra cui quelle di noti cantanti napoletani e famosi cabarettisti di "Made In Sud", dagli Arteteca ad Enzo Fischetti. Artisti ignari di tutto che, negli anni di attività dell'agenzia nata nei primi del '90, si sono ritrovati ad eventi e spettacoli organizzati anche nelle roccaforti dei boss della Camorra, si legge su LaRepubblica.
I rapporti con il clan "Di Gioia". In base alle indagini, i due imprenditori avrebbero intelaiato un rapporto "familiare e confidenziale" con il clan "Di Gioia", nato dall'amicizia di Carlo con il suo coetano Isidoro Di Gioia, figlio del boss Gaetano, oggi collaboratore di giustizia. I Menzione sarebbero dunque cresciuti in seno alle attività del clan camorristico, diversificando investimenti e crescendo anche in maniera del tutto autonoma. Titolari di una cornetteria molto famosa a Milano Marittima, la loro prima attività resta quella di distribuzione di bombole di gas ed un negozio di profumeria. Sequestrati anche gli immobili, nel particolare tre abitazioni dei Menzione.