L’Ironman Alex Zanardi: “I ragazzi mi chiedono foto e autografi ma sono io che invidio loro”
Il Campionato del mondo Iron Man è una gara di Triathlon ben più lunga, ad esempio, di quella Olimpica. Nuoto, ciclismo e corsa – 3,86 km di nuoto, 180,260 km in bicicletta e 42,195 km di corsa (via) – che mettono alla prova la resistenza umana. Quest'anno a partecipare tra gli italiani c'era Alex Zanardi, il Campione sportivo italiano che a seguito di un incidente automobilistico ha dovuto amputarsi entrambe le gambe, ricostruendosi una vita sportiva che ha continuato a vederlo protagonista: "È stata una giornata bellissima, una delle più emozionante della carriera. Ho avuto molte prime volte, ma qua sono giunto più preparato perché vengo da uno sport di resistenza, come quello paraciclistico". Una sfida nella sfida, visto che è la prima gara di triathlon a cui Zanardi partecipa, portandolo addirittura ospite al David Letterman Show.
Il campione ne ha parlato, intervistato da Fabio Fazio, durante la puntata di "Che tempo che fa" e lo ha fatto con l'ironia che da sempre lo caratterizza, schernendosi, come quando, parlando della quantità di squali presenti alle Hawaii, dove si è svolta la gara, ha detto: "Gli squali sono a casa loro, siamo noi gli intrusi, ma eravamo tanti quindi se ne sono andati. Contavo sul fatto di incontrarne uno intelligente che dopo avermi visto da sotto dicesse: ‘Ok, l'han già assaggiato e non è buono'", facendo ridere il pubblico in studio. Zanardi non nasconde come a volte sia sorpreso di essere preso ad esempio: "Io non ho il diritto di sentirmi un esempio per qualcuno, ma non ho neanche il dovere. So di essere fortunato: un sacco di ragazzi nel loro percorso riabilitativo fanno cose qualitativamente simili alle mie o anche più importanti, solo che io sono una persona molto ben pubblicizzata e capita che qualcuno si tolga cappello davanti a me dicendo cose come: ‘Non so se io sarei riuscito a farlo' ma non è vero. Se fossi in loro forse lo direi anche io. In certe situazioni non è facile, però poi ti riorganizzi e sono i risultati che ti dai e quelli che ottieni che ti danno la voglia di continuare".
"Ad alcuni ragazzi firmo autografi, faccio foto, però sono io che invidio voi che potete farle queste cose e siete all'inizio" continua, spiegando come a volte la cosa più bella non sia l'arrivo, la gente che urla il tuo nome o, nel caso specifico, vincere il titolo di Iron Man, bensì la partenza, il momento in cui c'è la possibilità di farla una cosa: "Se non ti sai godere il percorso non ci arrivi".
Nel 2001, durante una gara del campionato di Cart, dove era tornato dopo la lunga esperienza in Formula 1, il pilota ebbe l'incidente che gli avrebbe cambiato la vita. Sul circuito tedesco del Lausitzring Zanardi fu vittima di un incidente, quando all'uscita dai box la sua macchina andò in testacoda e fu investita da quella del canadese Alex Tagliani che tranciò l'auto dell'italiano in due. Quando si riprese Zanardi volle continuare a fare quello che più amava e così prima tornò a correre, ancora con la Cart, prima di cominciare una carriera nel paraciclismo. Da Fazio, però, ha raccontato qual è stato il momento in cui si è reso conto di essere pronto, ovvero fare la pipì in piedi: "Ci sono altre cose che nella vita accadono, ti colgono di sorpresa e possono essere ugualmente bellissime. Ritrovarsi in piedi a fare la pipì e dirsi: ‘È la prima volta'".