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L’invettiva di Enrico Brignano contro gli evasori fiscali [VIDEO]

Parole vere e dure quelle del comico all’indirizzo di coloro che non pagano le tasse in Italia: rappresentano una perdita di miliardi di euro, per lo Stato, che contribuisce al degrado dei nostri beni e servizi. Una vera rapina!
A cura di Marianna D Onghia
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Abbiamo visto un Brignano al quanto duro e irritato nell'ultimo monologo a Le Iene: a quanto pare l'argomento tocca molto il comico romano, sicuramente quanto ogni cittadino onesto che rispetta i suoi doveri di italiano. Enrico Brignano si è scagliato in un'invettiva contro gli evasori fiscali, soprattutto totali (senza però escludere dalla "condanna"anche i restanti tipi") giudicandoli ladri e assassini, ma scopriamo perchè.

Il comico parte dall'analisi etimologica del termine' evadere' (dal latino ex e vadere=andare via da) usato frequentemente per indicare la fuga dei detenuti dalla loro cella, come è successo a Roma la scorsa settimana per un detenuto che è riuscito a svignarsela con antichi stratagemmi che non si pensava potessero ancora servire a qualcosa. Brignano, però, vuole soffermarsi su coloro che "scappano via" dai loro doveri, come quello di pagare le tasse: il recente controllo fiscale a tappeto della Guardia di Finanza ha fatto riemergere un dato allarmante sull'evasione fiscale in Italia, che vede 7.500 evasori totali per una perdita statale di 21 miliardi. Ecco perchè la rabbia di Brignano e di tutti i regolari pagatori.

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Con la cifra che manca annualmente nelle casse italiane, potremmo benissimo migliorare servizi quali la sanità, importantissima per uno stato in salute, in tutti i sensi: da qui la definizione di "evasori assassini" che il comico non si tira indietro ad usare. "Con le tasse che non pagate, chissà,  avremmo potuto salvare qualche malato in più".

E' proprio vero: l'evasione fiscale è il primo tassello del domino che dà la spinta agli altri per cadere, in una serie di concatenazioni dalle conseguenze superficialmente banali, ma profondamente gravi, come appunto l'impossibilità dello Stato ad accedere ai fondi necessari per migliorare i servizi e la vita cittadina. Gli evasori fiscali, conclude Brignano, non meritano rispetto e riconoscenza di nessuno e non rappresentano l'Italia, quella che non si lamenta, ma che dà il suo contributo per sè e per i concittadini.

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