L’Infedele a Taranto per raccontare l’Ilva, stavolta in piazza

E' solo un appunto, questo, per valorizzare il gesto importante di Gad Lerner nel decidere di andare in onda col suo L'infedele direttamente da Taranto, nel cuore, la piazza di quel luogo dove si sta consumando l'incipit di quello che potrebbe essere un dramma, in qualunque modo si concluda la vicenda della messa in sicurezza degli impianti Ilva. Si tiene conto dell'atto di spostare la propria diretta perché dimostra un sensibile avvicinamento a chi la condizione la vive tutti i giorni.
La situazione di Taranto è agghiacciante, a dirlo sono i dati sulla salute dei cittadini, ed è altrettanto agghiacciante come, sino a qualche mese fa, questo stato delle cose fosse affrontato, appunto, in maniera totalmente statica ed arrendevole, come se l'inquinamento fosse un dato di fatto inoppugnabile e la condicio sine qua non dell'industrializzazione. La disquisizione non vuole entrare nel merito specifico della questione, è solo avvilente affacciarsi su una situazione come quella della città dei due mari senza capire come possa non risultare evidente l'irreversibilità delle condizioni ambientali maturate. Più che una conclusione scientifica, è la maniera in cui si palesa agli occhi di chi non vive a Taranto.
Quello di Lerner voleva forse essere un gesto di solidarietà, nei confronti di una cittadinanza che si mobilita, che ha sporto denuncia presso l'Aja per crimini contro l'umanità. Va premiato il tentativo di rispolverare un'abitudine che rischiava d'essere abbandonata e che solo di recente, La7, sta rispolverando: ovvero quella di mettere la testa fuori dagli studi televisivi e dare vita a presidi di dibattito tra la gente. E' l'unico luogo dove abbia senso di esistere un talk show, una via per realizzare una simil-agorà, nonostante le grida di protesta e i fischi possano non essere troppo gradevoli per motivi prettamente televisivi. Ma i fischi si sentono anche ad Amici, e pare che nessuno se ne lamenti troppo.
Un altro dovere è quello di precisare che anche nel silenzio degli studi milanesi, L'infedele resti assolutamente il migliore tra i prodotti televisivi del suo genere, per ciò che riguarda l'ambito del vero approfondimento. Ha sempre avuto uno storico problema con l'autoreferenzialità, apportando netti progressi di recente, ed è probabilmente questa la strada affinché il dibattito possa essere aperto, ascoltare istanze non ufficiali: praticamente essere Infedele, cL'inosì come il titolo vorrebbe.