L’Avvenire protesta per lo spot Sky con Totti, Piqué e Pellegrini

Eccoci di nuovo qui a parlarvi di spot tv “scandalosi” o ritenuti tali. La pubblicità attualmente, per avere successo, deve colpire molto e destare scompiglio e un successivo passaparola: è finita l’epoca degli spot tv in cui fila tutto liscio senza nudi, riferimenti religiosi e sessuali. L’ultimo, in ordine di tempo, che ha destato scandalo qui in Italia è lo spot di un noto marchio di gomma da masticare che mostra un anziano signore che rivela al figlio di essere una donna e il figlio, in questo momento di intimità domestica, rivela al padre di essere una marionetta (ia ia o). Sia il Moige che il popolo di Facebook si sono scagliati contro lo spot della marionetta ritenuto “pericoloso”.
Questa volta, invece, a destare scalpore è stato lo spot di Sky che promuove gli eventi sportivi del canale satellitare attraverso testimonial d’eccezione, cioè le grandi stelle dello sport italiano e internazionale e non solo del mondo del calcio. Infatti impegnati come attori ci sono, tra gli altri, Francesco Totti, la campionessa di nuoto Federica Pellegrini e Gerard Piqué. Ma cosa fanno di talmente scandaloso questi sportivi da meritarsi un richiamo ufficiale da parte dell’Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani? Interpretano il ruolo di personaggi che compiono miracoli, come se fossero dei santi: ad esempio Totti viene portato in giro come se fosse la processione di una statua di un santo e per ogni sua goccia di sudore, tutti si commuovo; la Pellegrini invece ha il dono di riempire una piscina d’acqua solo con un gesto delle mani; Piqué invece riesce a trasformare una docile vecchietta in una palleggiatrice eccezionale. E tutto questo con il sottofondo musicale di “Gloria” di Umberto Tozzi e con la frase finale in cui si ricorda che “Solo su Sky, lo sport fa miracoli”.
Con un ragionamento un po’ più esteso, Tarquinio ha fatto riferimento anche al caso delle intercettazioni illegali che ha coinvolto i giornali di Rupert Murdoch, che è anche editore di Sky, dicendo: “È vero che l' Italia non è la Gran Bretagna di News of the world, è pur sempre vero che Sky, gruppo Murdoch, in questo momento avrebbe bisogno di tutto tranne che di creare ulteriore sconcerto”.
La risposta di Sky alla protesta è stata abbastanza composta, dicendo che non c' era intenzione di offendere nessuno, ma solo di “fare riferimenti al patrimonio religioso che, insieme al calcio, si divide le domeniche degli italiani”. Ma siamo sicuri che il tutto si fermerà con un ammonimento, visto che già in precedenza degli spot tv che hanno fatto riferimento diretto al Paradiso e ai suoi abitanti (Lavazza con Bonolis e Laurenti, Nespresso con Clooney) continuano ad andare in onda senza problemi.