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Kledi Kadiu ricorda lo sbarco in Italia con la Vlora: “Era il 1991, anno in cui nacque mia moglie”

Era l’8 agosto 1991 quando la nave Vlora, con a bordo 20 mila albanesi, attraccò al porto di Bari. Tra loro c’era anche Kledi Kadiu. In un’intervista rilasciata insieme alla moglie Charlotte Lazzari al programma C’è tempo per…, il ballerino ha ripercorso il suo passato, ha parlato della sua vita privata e della carriera, commentando anche il suo attuale rapporto con Maria De Filippi.
A cura di Daniela Seclì
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Kledi Kadiu e Charlotte Lazzari sono stati ospiti della puntata di C'è tempo per… trasmessa mercoledì 15 luglio. Il ballerino, amatissimo in Italia, ha ripercorso le tappe salienti della sua carriera e ha parlato anche dell'amore che lo lega alla moglie e alla figlia Lea. Ma andiamo con ordine. A notare la sua inclinazione per la danza è stato il padre, che dopo averlo visto improvvisare dei passi sulla musica folcloristica albanese, lo portò a fare l'audizione all'Accademia Nazionale di Danza di Tirana. Così, è iniziato il percorso di Kledi nel mondo della danza. Il ballerino non bada all'invidia: "L'invidia è parte integrante della vita di oggi. Non appena uno ha successo c'è invidia. Ma è giusto, mi sento anche un po' orgoglioso".

Il sogno italiano

Kledi Kadiu, poi, ha raccontato come ha iniziato ad accarezzare il sogno di venire in Italia: "Eravamo sotto regime ed eravamo obbligati a studiare soltanto la danza classica e balli folcloristici. Tutti gli altri generi erano vietati. Di nascosto, senza dirlo a nessuno, guardavamo la tv soprattutto quella italiana. Io ero innamorato di Maratona d'estate, un programma che andava in onda ogni sabato all'ora di pranzo, con Vittoria Ottolenghi. Questa trasmissione raccontava grandi personaggi, artisti, esperti del settore. Così, è nata questa curiosità verso l'Italia".

8 agosto 1991 – sbarca in Italia con la nave Vlora

L'8 agosto 1991 è una data che difficilmente gli albanesi e gli italiani dimenticheranno. La nave mercantile Vlora, ancorata nel porto di Durazzo, venne presa d'assalto da 20mila albanesi che costrinsero il comandante a salpare per l'Italia. La nave, su cui viaggiava anche Kledi Kadiu approdò a Bari. Il ballerino ha ricordato:

"È stato un viaggio molto silenzioso. C'era molta solidarietà tra di noi, avevamo solo quello che avevamo preso all'ultimo momento da casa. C'è stata una condivisione che difficilmente incontri oggi. Tutti andavano in una direzione e io sono corso dietro a questa massa di gente. Non c'era neanche modo di avvertire la famiglia, non c'erano i cellulare. Chi poteva, ha colto l'occasione".

Quindi ha proseguito: "Qualcuno perse anche la vita. Quelle immagini sono sempre molto fresche nella mia memoria, anche se sono passati quasi 29 anni. Io mi sento anche un po' fortunato e fiero di aver vissuto quel momento. È un momento epocale della storia, che non credo che le nuove generazioni avranno modo di vivere sulla propria pelle. Però è anche un'immagine attuale. Anche oggi gli immigrati rischiano la vita". Dopo cinque giorni venne rimpatriato, ma riuscì a tornare in Italia dopo aver superato un'audizione per una compagnia di Mantova: "Così è iniziato il mio percorso. Sono stato prima a Mantova, poi a Verona, poi a Milano e poi a Roma dove ho vissuto e lavorato per 17 anni".

Il matrimonio con Charlotte Lazzari

Presente in studio anche la moglie di Kledi, Charlotte Lazzari che ha raccontato: "La prima cosa che mi ha detto è stata ‘Sai che tu sei nata l'anno in cui io sono sbarcato in Italia? Quindi magari è un segno'. Ci credo tanto. Io in agosto non ero ancora nata, sono nata a dicembre". La ventinovenne, poi, ha raccontato come ha conosciuto Kadiu. Erano a una cena tra amici e tra loro è scoccata subito la scintilla. In realtà, dopo essersi resa conto di non essere abbastanza competitiva per il mestiere di ballerina, Charlotte era intenzionata a fare un lungo viaggio per cambiare vita. Ma l'incontro con Kledi ha stravolto i suoi piani:

"Ci siamo conosciuti a una cena tra amici. Io mi ero appena licenziata dal mio lavoro di ballerina in Germania. Sono tornata, sapendo che a fine anno sarei partita per un viaggio nel sud-est asiatico sola andata. Avevo voglia di cambiare vita. Mi ero resa conto che il lavoro di ballerina non faceva per me, non sono competitiva, non mi piace sgomitare. Sto sempre sulle mie. E poi questo viaggio non l'ho mai fatto perché ho conosciuto Kledi. […] Lui è molto più determinato di me e io avevo bisogno di qualcuno come lui. Diciamo che per ballare, se non sei determinato non hai successo. Se lui è quello che è oggi, secondo me è grazie alla sua determinazione e non solo".

Come è nato il rapporto con Maria De Filippi

Infine, Kledi Kadiu ha raccontato come è avvenuto il primo incontro con Maria De Filippi. Era il 1999 e la conduttrice era dietro le quinte di Buona Domenica per assistere alle prove. Lui stava provando un passo a due con Rossella Brescia:

"Ci fu questa proposta per iniziare a improvvisare un momento di danza a C'è posta per te. Così, sono diventato il suo ballerino. Anche Maria è molto determinata, forte, decisa. Siamo in contatto anche se sono tre anni che non sono più parte delle sue trasmissioni. Rimangono i contatti, gli affetti. Ci sentiamo telefonicamente, ogni tanto vado. È stata una persona determinante nel mio successo".

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