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Katia Ricciarelli vorrebbe Pippo Baudo al GfVip: “Ti voglio bene e ti rispetto”

Katia Ricciarelli chiede a Pippo Baudo di tornare a frequentarsi, poi il ricordo della madre: “Cantai l’aria che amava tantissimo il giorno che andò in coma”.
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Nella diciannovesima puntata del Grande Fratello Vip, Katia Ricciarelli ripercorre la sua vita sentimentale. Inevitabile il passaggio più interessante su Pippo Baudo. Come è noto, la soprano e il conduttore Rai sono stati sposati per ben diciotto anni ma nel 2004 si sono separati. Tra le motivazioni del divorzio, le incomprensioni caratteriali e anche la mancata maternità di lei. Ma Katia Ricciarelli lancia un messaggio proprio a Pippo Baudo, con cui dopo anni di contrasti, finalmente sono tornati a parlarsi.

La storia con Pippo Baudo

La storia con Pippo Baudo è stata la storia più importante di Katia Ricciarelli. La concorrente del Grande Fratello Vip conferma anche tutta la sua gelosia:

Eravamo innamoratissimi nell'85 ed è durato cinque mesi, perché poi ci siamo sposati. Lui non era geloso e io sì, gli ho fatto tante sceneggiate. Era sempre in mezzo a belle donne, tu sai che vallette che aveva. Erano le più belle ragazze d'Italia ed ero gelosa come una pazza. Gli guardavo le tasche e non ho mai scoperto niente. Era un bravo marito, forse.

Katia Ricciarelli gli lancia un messaggio, sperando che un giorno possa tornare di nuovo a sentire la sua presenza come prima.

Gli dico che sono felice di avere ripreso a parlare con lui perché comunque dopo 18 anni di matrimonio, non dobbiamo essere separati. Dobbiamo parlarci ogni tanto. Ti voglio bene e ti rispetto, Pippo.

La morte della madre

Anche Alfonso Signorini si emoziona quando Katia Ricciarelli parla di sua madre: "Quanta dignità che tua madre aveva, che bussava alle porte in cerca di un lavoro onesto, quello della lavandaia Tu, in qualche modo, l'hai ricompensata. L'hai fatta vivere in un castello a Spoleto". Katia Ricciarelli conferma:

Lo meritava. Non ho mai pensato di fare carriera per me stessa, ma ho sempre pensato a lei. Le ho detto ‘questa casa è tutta tua, qui vivi come una regina'. Lei, però, preferiva vivere in una casa umile e avere sempre la figlia vicina. Ricordo che ho cantato l'aria che lei amava tantissimo, la Wally di Catalani "Ebben? Ne andrò lontana" e salutai il pubblico e me ne andai. La trovai già in coma. E io le dicevo: ‘Mamma non resistere' perché volevo ritrovasse la sua serenità. 

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