Justin Bieber “cattivo ragazzo” per Studio Aperto, furia dei fan su Twitter (VIDEO)
E' successo ieri, sul concludersi di una settimana non troppo felice per il cantante dicannovenne, idolo incontrastato delle adolescenti contemporanee. Prima ha avuto un malore sul palco, qualche giorno, di fatto collassando. Poi, ripresosi il giorno dopo stesso, Bieber ha avuto un'altra spiacevole esperienza, litigando con un fotografo che tentava di immortalarlo proprio all'uscita dal luogo di ricovero, quasi assalendo il paparazzo (indubbio che una provocazione da parte del fotografo ci sarà sicuramente stata). E' così che ieri, Studio Aperto, ha provato a fare un sunto della situazione, cercando di tirarne fuori (senza troppo torto) la sintesi di un momento di difficoltà per la superstar, di cui davvero non c'è giorno in cui non venga fuori una notizia.
"Un cattivo ragazzo" – Ma ha usato le parole sbagliate, perché va bene provare a raccontare le disavventure di Bieber, resta accettabile la cronaca di ciò che gli accade, ma mai provare a parlarne male. E così quando il servizio tira fuori le definizioni "I dubbi che si stia trasformando in un cattivo ragazzo ci sono tutti", oppure lascia intendere che il cantante si stia perdendo per strada, è lì che ci si trova a doversi scontrare con l'esercito delle fan, coeso e determinato nel proprio obiettivo: difendere Bieber dalla mala informazione a tutti i costi.
#sucamelostudioaperto – E' così che nasce un hashtag, onestamente spassosissimo e di stampo assolutamente adolescenziale (che non è un difetto), perché diretto e senza mezzi termini: #sucamelostudioaperto (si perdoni il francesismo). Così nel giro di poche ore entra nei TT di Twitter e chiunque comincia a citarlo, anche chi non è offeso del servizio in sé ma desidererebbe ugualmente la chiusura del Tg causa inadempienza al proprio dovere:
Ora le Belieber raderanno al suolo Studio Aperto e io credo che andrò a dargli una mano. L'importante è il risultato #sucamelostudioaperto
— Terribilia (@TerribiliaNews) 09 marzo 2013
Le più agguerrite sono ovviamente le celebri – o celeberrime se si vuole – beliebers, che senza mezzi termini definiscono vergognosa la "disinformazione" del Tg di Italia 1:
prima di sparare cavolate varie,dite al vostro "informatore" di "informarsi meglio,perchè è per questo che vi pagano. #sucamelostudioaperto
— biebs. (@ehyrauhl) 09 marzo 2013
A discolpa di Studio Aperto va precisato, che i toni del servizio incriminato del Tg, non sempre irreprensibile nella sua informazione, non risentivano di tratti troppo negativi, ma più che altro soffrivano di un approccio paternale, che non andrebbe condannato. Come si potrà ascoltare, la conclusione era sacrosanta: "La star che non ha più voglia di sorridere".