Ivano Russo a Pomeriggio 5: mi manca Sarah Scazzi
Il delitto di Avetrana è uno dei casi di cronaca nera che maggiormente ha turbato gli italiani non solo per la giovane età di Sarah Scazzi, la vittima di questo caso, ma soprattutto per l'identità degli assassini della ragazzina che sono i più stretti familiari che per mesi si sono accusati a vicenda cambiando numerose volte la propria versione dei fatti e usando la televisione come mezzo preferito per dimostrare la propria innocenza. Siccome le indagini sono ancora in corso, non si può ancora parlare di notizie definitive, ma da mesi l'attenzione degli inquirenti è concentrata sulla famiglia Misseri: gli zii e la cugina di Sarah sono gli unici indagati per questo omicidio avvenuto proprio nella loro villetta.
L'inchiesta investigativa ha per ora ricostruito l'omicidio di Sarah dando accusando Sabrina di essere l'assassina e il suo movente è quello della gelosia: infatti al centro delle vite di Sarah e Sabrina Misseri c'è un ragazzo, Ivano Russo, conteso dalle cugine. Ma Ivano era più interessato a Sarah e meno a Sabrina che lo assillava morbosamente, così come è stato dimostrato dai sms scambiati e dai tabulati telefonici. E ieri pomeriggio, 8 giugno 2011, si è continuato a parlare del delitto di Avetrana in tv a Pomeriggio 5, proprio con Ivano Russo, il movente di questo efferato omicidio.
Il ragazzo ha rilasciato una lunga intervista in cui ha espresso le sue opinioni sul caso e sulla sua "responsabilità" nella morte di Sarah. Ivano Russo, tra le prime cose, ha detto: "Cosa mi ha ferito tanto è vedere Misseri che mimava il suo reato e spero che Concetta non lo abbia visto, penso che per una madre vedere quella cosa è come vedere uccisa una figlia una seconda volta", il riferimento è all'intervista di Misseri a Matrix dopo la scarcerazione e l'arresto della moglie Cosima Serrano.
Ivano ha aggiunto alcuni dettagli dell'indagine che non ha gradito: "La pubblicazione degli sms mi ha dato molto fastidio perchè si tratta della mia privacy ed è buttata agli occhi di qualsiasi persona. Sono arrivato a un punto che se serve a qualche cosa, anche se mi da fastidio, penso che sia giusto essere al centro dell'attenzione… Questi sms? Erano messaggi normalissimi che interpretavo a livello di amicizia e quindi ce ne siamo scambiati tanto, penso che sia normale".
Il ragazzo ha parlato anche del suo rapporto con la presunta assassina, Sabrina Misseri: "Il mio rapporto con Sabrina? Se ho mai pensato che avesse potuto uccidere Sarah? Spero che non abbia fatto un gesto del genere ma ultimamente ci sono delle cose che non sono chiare, da amico che ero mi spiace profondamente anche per l'essere al centro del movente, per l'uccisione di questa ragazza non è piacevole". Ivano è considerato il movente dell'omicidio e su questo aspetto ha detto: "Ogni giorno che passa non la si vive bene, non la auguro a nessuno. Se fossi il movente della gelosia mi sentirei in colpa? L'animo rimane un pò turbato anche se non ho nessuna colpa, e quindi anche se ho un profondo dispiacere non mi sento colpevole".
L'ultima parte dell'intervista si è occupata del suo legame con la vittima: "Sarah mi manca tanto, mi mancano alcune cose che era abituata a fare, tipo alle persone a cui voleva bene, ti correva incontro, ti abbracciava, era fatta così" e ha concluso con l'invito agli avetranesi a raccontare ciò che sanno per fare giustizia sul caso e scoprire la verità nascosta da Michele Misseri.
Al termine della messa in onda di questa intervista, nello studio di Pomeriggio 5 c'è stato uno scontro tra Paolo Liguori, la conduttrice Barbara D'Urso e l'inviata che ha realizzato questo servizio: il dibattito si è concentrato sull'ennesima esibizione del dolore in tv che secondo Liguori non è un vero dolore in quanto i personaggi che ruotano intorno ai casi di cronaca nera, dopo le centinaia di comparsate in televisione, sono diventati personaggio noti e opinionisti di vicende che ormai hanno metabolizzato molto bene. Di tutt'altro parere l'inviata di Pomeriggio 5 che ha difeso Ivano Russo ed è stata accusata da Liguori di essere scontata e non obiettiva nella difesa di questi personaggi in quanto sono loro che costituiscono il suo "pezzo di pane" cioè quello che le da da vivere.
Come poter dare torto a Paolo Liguori: l'invadenza della cronaca nera nei programmi tv ha ormai preso una piega inarrestabile, è un modo semplice per aumentare gli ascolti tv senza avere rispetto per la memoria di giovani vittime inconsapevoli e di coloro che stanno veramente soffrendo per queste tristi storie.