Isabella Rossellini: “Adottare un bambino è visto come ripiego, ma è un’esperienza meravigliosa”
Isabella Rossellini si è raccontata a Mara Venier in occasione di un'intervista a Domenica In, nel corso della quale ha parlato di sé, dei suoi genitori, gli amori della sua vita la famiglia. Una famiglia che, a diversi livelli, è sempre stata allargata, come racconta la vicenda dei suoi genitori, Roberto Rossellini e Ingrid Bergman, entrambi già genitori prima di sposarsi. E anche nel suo caso la Rossellini ha fatto una scelta importante, quella di adottare. Due figli, Elettra, nata nel 1983 dal modello Jon Wiedemann, e Roberto, adottato appunto nel 1993. Esperienza, quella dell'adozione, che ha raccontato con molto trasporto:
E' molto romantico adottare, è visto come un ripiego. Poi quando arriva un bambino adottato è come arrivasse con la cicogna, risvegliando i tuoi sogni di bambina. Si tratta di una cosa molto romantica, è un abbraccio molto grande che va oltre la tua famiglia.
Ha poi raccontato come abbia maturato la decisione a inizio anni Novanta: "Non avevo un compagno, ma volevo un secondo figlio. Avevo anche pensato di andare in America per la fecondazione, ma mi sembrava egoistico decidere per due. Così è nata la decisione ed è arrivato Roberto".
La Rossellini ha poi aggiunto: "Mi dà molto fastidio quando parlano di Roberto come un bambino adottato, perché questa è una ferita per lui. In America questa cosa non avviene. In Italia ci sono tante controversie su adozioni, matrimoni gay, ci sono tante cose da digerire. Per me l'adozione è stata un'esperienza meravigliosa".
Tre gli amori nella sua vita: Martin Scorsese, Jon Wiedemann e David Lynch. Tutte storie che per lei hanno rappresentato molto, ma oggi la scelta è diversa:
Oggi sono single, perché diciamo che se mi innamorassi tantissimo, starei volentieri con qualcuno, ma l'idea di stare con qualcuno solo per la paura di stare sola non è un'idea che mi piace, anche perché ho molte persone vicino a me.