Ineke, mamma di Michelle Hunziker: “Stavo per picchiare la maga della sua setta con una mazza”
"Ho 74 anni e credo di non aver mai sofferto così tanto": così Ineke Hunziker, madre di Michelle, rievoca i cinque terribili anni in cui la figlia è stata prigioniera di una setta. Grazie a un libro in uscita, la conduttrice ha svelato per la prima volta i retroscena di quel buio periodo che causarono la sua separazione da Eros Ramazzotti e dai suoi cari e la videro totalmente plagiata da una "maga-guru". Ineke ha raccontato la sua versione a Domenica In, nella puntata del 5 novembre.
L'appello di Ineke Hunziker
La madre della Hunziker ha iniziato rivolgendo un appello ai genitori che potebbero vedersi portati via i figli allo stesso modo: "Mia figlia è stata così coraggiosa a raccontare quello che le è capitata e io voglio essere altrettanto coraggiosa. Non voglio che altre mamme soffrano quello che ho sofferto io. In quel periodo era una ragazza giovanissima, è diventata mamma da giovane, ma era anche insicura e fragile. È stata una preda facile. Non avevo capito quanto potesse andare oltre questa donna. Quando mi sono resa conto era troppo tardi. Cercate di capire subito quando i ragazzi hanno un attaccamento particolare perché può essere tardi".
Michelle plagiata dalla setta
Ineke ha spiegato di aver saputo per la prima volta di quanto la setta stesse influenzando la vita di Michelle Hunziker da un'amica di quest'ultima. La madre della conduttrice, fino ad allora ignara di tutto, si sarebbe insospettita soltanto di fronte a certi discorsi della donna a capo dell'organizzazione, riguardanti vite precedenti e presunti tradimenti da parte di Eros. Anche la stessa Ineke avrebbe inoltre provato una seduta di pranoterapia da questa persona, per un problema al tunnel carpale: "Ha cominciato a dire che erano gli angeli a guarire e altre baggianate, che Cristo era una donna e così via. Da lì non ho voluto più andarci". Poi, il drammatico distacco di Michelle dal marito e dalla mamma:
A un certo punto Eros e io abbiamo deciso di affrontarla. Le abbiamo parlato una sera, dopo che era tornata a casa dalla conduzione di Nonsolomoda. Me lo ricordo come fosse ieri. Lei si è alterata e ha iniziato a dire che era una guerriera della luce, non c'è stato modo di farle cambiare idea. Michelle non era felice, suo marito non accettava questa cosa e l'ha messa davanti alla scelta ‘O me o la setta'. Eros è andato via di casa e io sono andata ad abitare in Brianza vicino a loro e la sera andavo a cenare con lei e Aurora. Un mercoledì mi è arrivata una telefonata in cui mi disse: "Mamma, non cercarmi più, devo fare la mia strada e non ti voglio più vedere". Non aveva più il telefono, le filtravano le telefonate. Era impossibile avere contatti con lei.
La rabbia di mamma Ineke
"Avevo una rabbia terribile verso questa donna", ha continuato Ineke in collegamento con lo studio di Cristina Parodi. Addirittura, fu molto vicina ad assalirla con violenza per riavere indietro la figlia ma fu fermata da Ramazzotti. Poi, dopo diversi tentativi di salvare Michelle, lo stress la portò a gravi problemi di salute.
Ho preso la macchina con una mazza da baseball perché volevo andare a picchiarla. Mi hanno fermato, soprattutto Eros: "Non puoi fare così, siamo personaggi pubblici". Mi sono rivolta alla giustizia ma il plagio non era più legge, è stato un inferno. Ho chiesto a un socio di entrare nella setta per avere informazioni. Quattro settimane dopo, mi ha chiamato la moglie in lacrime: l'hanno dovuto chiudere in casa perché era diventato dipendente di questa donna. Ho fatto interviste sperando che Michelle leggesse i giornali, ma non è servito a niente. Dopo tre anni sono crollata, il mio fisico non ha retto e ho dovuto mettere un pacemaker.
La fine dell'incubo
Infine, Michelle riuscì finalmente a liberarsi: "Provo tanta rabbia. Sono riuscita a fare andare via la setta da Milano grazie alla Finanza. Quando è uscita pensavamo fosse una tattica perché Eros aveva chiesto l'affidamento di Aurora. Ad Eros dissi di aspettare qualche giorno perché se era vero la prima persona che avrebbe chiamato sarei stata io. Infatti è stato così. Non ho mai voluto chiederle cosa era successo là dentro. Le ho preparato la colazione all'olandese come quando era bambina. Ed è stata la gioia più grande della mia vita".